venerdì 8 giugno 2012

Materiale di studio per gli studenti con giudizio sospeso

Metto a disposizione il materiale per chi avrà il giudizio sospeso e dovrà partecipare alla sessione di esami di fine agosto. Per quanto riguarda italiano:
Modulo 1
Il testo argomentativo
https://docs.google.com/open?id=0B6mPs8OrReImUHpHUUlOR3JCV2s
Modulo 2
il testo giornalistico
https://docs.google.com/open?id=0B6mPs8OrReImcXg5MlNEdkdkR2s

 Poichè la verifica consisterà in una prova scritta sul modello di quelle fatte in classe durante l'anno gli studenti interessati sono pregati di esercitarsi nel scrivere testi durante i mesi estivi ed eventualmente farli leggere o correggere da qualcuno .
Per quanto riguarda la prova di recupero del debito di storia sarà anche essa sostenuta tramite una verifica scritta. I moduli da studiare sono i seguenti:
Modulo 1 : dagli imperatori illirici alla dinastia teodosiana
https://docs.google.com/open?id=0B6mPs8OrReImZlZEV0VUZktJbXM
Modulo 2: Dai longobardi alla caduta dell'Impero franco
https://docs.google.com/open?id=0B6mPs8OrReImeHllbGVHNzZibjg

Per scaricare i file è sufficiente cliccare su di essi nella colonna di sinistra, andare nel  menù in alto e accedere alla funzione File,scorrere il menù a tendina che appare e  quindi accedere alla funzione  scarica.
Buon lavoro.

martedì 5 giugno 2012

SI PUÒ ESSERE FELICI?

'' Penso di aver paura di essere felice perchè ogni qual volta che lo divento troppo, accade sempre qualcosa di brutto'' così diceva Charlie Brown, il mitico personaggio dei cartoni animati che amavo guardare da bambina. Mi identifico quasi completamente in queste parole, per esperienza personale, per quello che accade attorno a me, nella mia famiglia e nella società in generale: quando vi è un periodo anche breve di pura felicità, arriva sempre qualcosa o qualcuno che mette fine a tutto, facendo ritornare la situazione enigmatica, triste e quasi, oserei dire, infelice.
La felicità a mio parere è qualcosa legata al ricordo. Un esempio, parlando con i miei genitori o soprattutto con i miei nonni, capisco che anche solamente il rimembrare marachelle o piccoli momenti della loro infanzia li fa sorridere e provare un sentimento istantaneo di felicità che poi però svanisce quando loro finiscono il racconto con frasi come ''ora non è più così'' ,frasi che fanno  girare gli angoli delle loro labbra verso il basso. Tutto questo per dire che quando si è bambini, quando si è inconsapevoli dei problemi della vita, quando l'unica cosa che ci importava era la presenza di un giocattolo o di un amico con cui correre, quando non si avevano pensieri,  quelli erano i momenti in cui forse eravamo totalmente e sinceramente felici.
Quando si cresce, invece, tutto ha un corso veloce, ritmato, senza tregua o pausa, tutto diventa inesorabilmente monotono, uguale ma soprattutto infelice, perchè non diamo più retta alle cose semplici con cui ci divertivamo da piccoli e questo succede solo per il fatto che siamo cresciuti e che quindi siamo diventati consapevoli che la felicità è un sentimento breve, che arriva rapido e se ne va via con la stessa velocità con cui è arrivato, lasciando dietro di sé uno strascico di rimorsi.
Essere felici quindi per me è possibile, ma non completamente o meglio non in modo assoluto. Infatti secondo il mio parere, l'uomo di oggi nei piccoli istanti di felicità che prova durante la sua esistenza, ha, nel profondo della sua anima, un' angoscia fissa. Questa angoscia è rappresentata dal fatto che noi essere umani ​sappiamo già che questo sentimento meraviglioso ci scivolerà via dalle mani con un soffio di vento, perciò tentiamo con tutte le forze che abbiamo a disposizione di trattenere la felicità nella nostra vita, anche se alla fine, tardi o presto, finirà.
Inoltre, a mio parere la felicità è fonte di illusioni. Penso non esista uomo sulla terra che non desideri essere felice anche solo per una breve frazione di tempo; questo desiderio che noi tutti proviamo però ci porta a compiere qualunque tipo di azioni pur di poterlo realizzare. Quando però i nostri piani falliscono e la felicità non ci ricompensa, il nostro sogno di letizia unito alla fatica che abbiamo dovuto sopportare per ottenerla, ci fa patire un sentimento ancora più triste dell'infelicità che è la sensazione di delusione.
Concludendo  non voglio affermare  che la felicità porti solamente a delusioni e a sentimenti che non gioverebbero al nostro esistere, ma che questo stato d'animo chiamato felicità deve essere vissuto a pieno perchè non è eterno.
''La felicità altro non è che un attimo di vento a nostro favore'' scrive la poetessa Anna Biasion nel suo componimento intitolato 'La Serenità', concordando con il suo parere  penso che la felicità sia un sentimento tanto immenso e così difficile da ottenere e da godere che quando arriva tra le nostre mani come una goccia di pioggia non dobbiamo farla semplicemente scivolare via tra gli spazi presenti tra le nostre dita pensando che questa prima o poi sarebbe caduta comunque, ma dobbiamo trattenerla il più che possiamo e gustandone il lieto sapore.
Michela Cocco