Dove riposa il corpo mortale di Alessandro Magno ? Sembra incredibile,vista l'importanza del personaggio,ma non sappiamo nulla di preciso. La storia della tomba di Alessandro è la storia di un'avventura. Districare le infinite leggende dai fatti, interpretare le fonti storiche, lacunose e contraddittorie, addentrarsi nel mito equivale a muoversi verso "una meta enigmatica e sfuggente come i miraggi del deserto". Dopo aver ripercorso con precisione gli ultimi giorni di vita del grande condottiero e aver vagliato le varie ipotesi sulla malattia che lo portò alla morte, Manfredi ci immerge nella vicenda del sepolcro del celebre condottiero macedone sottolineando soprattutto come la sua sepoltura, prima dislocata a Menfi e poi ad Alessandria , fu per molti secoli meta di pellegrinaggi da parte dei potenti della terra, da Cesare a Ottaviano Augusto, e mettendo in evidenza quale fu per gli antichi il suo significato simbolico e storico. Con l'affermarsi del cristianesimo tuttavia, il sepolcro in pochi anni cadde nell'oblio, forse a ciò contribuirono anche cause naturali o eventi bellici, e una sorta di damnatio memoriae che colpì tutti i luoghi simbolici del paganesimo, fatto sta che di esso si perse ogni traccia. Nonostante ciò su Alessandria continua ad aleggiare il fantasma del suo fondatore, il mito del condottiero giovane e coraggioso per cui la ricerca riprese vigore a partire dalla campagna napoleonica in Egitto. Da allora molti archeologi, una serie di avventurieri e cacciatori di tesori, ma anche tante persone comuni, si sono cimentati nell'impresa di ritrovare il corpo del più grande condottiero di tutti i tempi. Inseguendo un mito e un'illusione sorti con la morte stessa dell'eroe invincibile, del giovane dal carisma ineguagliabile, incarnazione dello splendore e della ferocia e delle diverse contraddizioni del genere umano.
Manfredi vaglia con perizia di storico le fonti antiche, analizza i numerosi tentativi di identificazione della tomba: dall'ipotesi di Mahmud el-Falaki, astronomo egiziano (XIX sec.), che cercava la tomba a Shatby, il quartiere greco di Alessandria, a quella che la vuole nell'oasi di Siwa, presso il tempio di Zeus Ammone, a quella , in verità strampalata, che le spoglie del grande personaggio siano state traslate a Venezia, in età paleocristiana, perché scambiate per quelle di San Marco.
Intanto gli archeologi non cessano l'attività sul terreno e potrebbero essere sempre più vicini alla scoperta della sepoltura. Un libro storico che si legge d'un fiato. Appassionante come un giallo , ma nello stesso tempo preciso e circostanziato come un manuale di storia.
Manfredi vaglia con perizia di storico le fonti antiche, analizza i numerosi tentativi di identificazione della tomba: dall'ipotesi di Mahmud el-Falaki, astronomo egiziano (XIX sec.), che cercava la tomba a Shatby, il quartiere greco di Alessandria, a quella che la vuole nell'oasi di Siwa, presso il tempio di Zeus Ammone, a quella , in verità strampalata, che le spoglie del grande personaggio siano state traslate a Venezia, in età paleocristiana, perché scambiate per quelle di San Marco.
Intanto gli archeologi non cessano l'attività sul terreno e potrebbero essere sempre più vicini alla scoperta della sepoltura. Un libro storico che si legge d'un fiato. Appassionante come un giallo , ma nello stesso tempo preciso e circostanziato come un manuale di storia.
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