lunedì 17 febbraio 2014

Storia del rock: la graffiti music

Nel 1973 esce nelle sale americane il film di George Lucas American graffiti, il film era un omaggio nostalgico del regista alla sua gioventù e a quella dei ragazzi degli anni '50-'60 raccontato attraverso una serie di situazioni che mostrano le esperienze di alcuni giovani in un carosello di situazioni, ora comiche, ora patetiche, ora grottesche, ora sentimentali. Questo insieme è guidato magistralmente dai ritmi musicali di una colonna sonora d'eccezione che riprendeva le musiche degli anni cinquanta e del periodo delle origini del rock. Fu proprio il successo di questo film e la diffusione che ebbe quella musica che a molti giovani sembrava conservare ancora una grande forza innovativa a risvegliare nella gioventù americana l'interesse e la curiosità per il periodo delle origini del rock . Si affacciò e prese piede la moda del revival , migliaia di ragazzi che suonavano dentro gli scantinati cominciarono a cercare di imitare a modo loro i brani di quel periodo. La seconda metà degli anni settanta vede così fiorire una serie di gruppi che rifanno pressoché tutti i generi della musica degli anni cinquanta, dal surf, al folk rock al rockabilly . Viene riscoperto soprattutto l'aspetto oltraggioso e ribellistico del rockabilly il quale diventa il veicolo per comunicare, in un mutato contesto sociale, le frustrazioni e i rituali di molti giovani di quel periodo.
Ancora una volta New York è il punto di irraggiamento di questa nuova moda , i Cramps sono in questo senso il gruppo capostipite di questo genere Suggestionati dai film dell'orrore di serie B, fanatici di rock and roll bianco, decisero di fondere le due istanze in un'infernale e psicotica cadenza che fu il marchio di fabbrica della band e costituì il suo potere di suggestione nell'ambiente dell'underground di New York . Il primo album, Songs The Lord Taught Us (Illegal, 1980), e` da considerarsi uno dei grandi capolavori della new wave. Il canto singhiozzante, catacombale, torve figure rockabilly, evocazione dei riti piu` sinistri , e un generale piglio amatoriale (per loro stessa ammissione, non sapevano suonare) sono gli ingredienti delle loro canzoni in cui il rock viene dilaniato , come se fosse suonato da musicisti in preda a una nevrosi ossessiva. 
Fleshtones
Molto oltre i Cramps vanno i Fleshtones i quali compiono veri e propri riti ed esercizi di citazionismo postmoderno mettendo insieme il garage rock, la surf music, il rockabilly con l'energia paragonabile a quella di un'esplosione atomica . I Fleshtones riuscirono ad aggiornare quei generi musicali allo spirito nuovo e ribellistico del punk rock . Roman Gods (IRS, 1981) e` un album spettacolare per la definizione di quello stile che trova la sua logica e più matura continuazione in Fleshtones Vs Reality (Emergo, 1987), un disco che annovera tra gli altri il boogie furibondo di Way Down South . La stessa via del citazionismo post-moderno viene seguita anche dai Raybeats i quali rappresentano senza dubbio l'anima meno convenzionale di questo movimento. La musica di Guitar Beat (Don't Fall Off The Mountain, 1981) costituisce uno dei vertici della loro produzione . I continui cambiamenti di ritmo della chitarra guastati da dosati intercalare di dissonanze e minimalismi, la pratica del collage che attinge a piene mani dal rhythm and blues, le tempeste percussive i ghirigori psichedelici sono la cifra stilistica di questo importante lavoro .
Le classifiche si riempiono anche di gruppi che compiono rivisitazioni piuttosto ordinarie del rock delle origini come , per esempio, gli Stray Cats o i Panther Burns. Il personaggio più selvaggio e iconoclasta di questo periodo è Von Lmo , nome d'arte di Franke Cavallo , il quale, a causa della sua eccentricità sconta anche un sostanziale isolamento da parte dell'industria discografica del tempo, ma finirà per esercitare una grande influenza sulla musica del futuro, in particolare sulla produzione di Julian Cope . Sull'onda di questo nuovo movimento di revival della musica del passato , ben presto si ripresenta anche una certa inclinazione verso un melodismo più accattivante , nella sua nuova forma il questo graffiti pop troverà terreno fertile di sviluppo soprattutto in California , lo stato in qualche modo più distante dal carattere disturbante della New Wave di New York . 
Tom Petty
Alla fine degli anni settanta Los Angeles diventerà la capitale di questo nuovo genere musicale , Tom Petty ne sarà il principale teorico . Tom Petty con la sua musica rappresenta i valori di una società attaccata alle antiche tradizioni, l' onestà e la moralità che vengono sempre più messi in discussione e dissacrati dalla televisione e in genere dai mezzi di comunicazione di massa , ma soprattutto dall' evoluzione di un'economia che si andava già in quegli anni configurando come un mostro globale . La scelta di richiamarsi esplicitamente al blues al country e alla musica delle origini si sostanzia quindi in Petty di un profondo afflato etico . Già nel primo album, Tom Petty & The Heartbreakers (Shelter, 1976), questa posizione è piuttosto evidente. Nel pieno imperversare della rivoluzione New wave, Petty se ne esce con una serie di canzoni che, per quanto straordinariamente cesellate, sembrano provenire da un' altra epoca , è una scelta di campo a cui rimarrà fedele anche nei dischi successivi.
La nuova moda del revival si trasferisce ben presto dall'America all'Inghilterra . Nella seconda metà degli anni settanta nei pub inglesi si ha una grande ripresa del blues e del rhythm and blues. Mentre le classifiche sono dominate da divi assolutamente decadenti come David Bowie, o da cantanti pop di poco spessore , i giovani sentono il bisogno di riabbracciare il verbo del blues e di diffonderlo suonando nei pub e nei locali delle città e della provincia una loro versione del blues elettrico che costituiva, in qualche modo la base del rock and roll .I pub inglesi rappresentarono, infatti, una straordinaria opportunità per fare musica anche per molti giovani emergenti che in seguito diverranno artisti affermati. Ognuno di loro perseguirà in seguito  la sua strada personale, Nick Lowe fu il teorico del roots rock americano , Joe Jackson fu senza alcun dubbio il più eclettico incorporò nella sua musica rock and roll, reggae, jazz e ritmi latini . Il più apprezzato dal grande pubblico fu invece Elvis Costello che con almeno due album come This Year's Model (1978) Armed Forces (1979) mostrava da un lato il suo volto arrabbiato e contestatore dall'altro la straordinaria passione per gli arrangiamenti sofisticati e una certa inclinazione nostalgica verso il pop . Grande successo conobbero i Dire Straits fondati dal cantante e chitarrista Mark Knopfer che proponevano un rock rassicurante intriso di elementi blues e country dalle sonorità chitarristiche particolari e facilmente riconoscibili
i Soft Boys di Robin Hitchcocks soprattutto con l'album Underwater Moonlight (1980) coniarono un nuovo tipo di graffiti pop mescolando le sonorità del rock con le atmosfere acide della psichedelia e ponendo le basi per il revival psichedelico che caratterizzerà molta parte degli anni ottanta 
Un'altra particolarità del tutto britannica fu l'interesse dimostrato da molti musicisti per il reggae. Il gruppo inglese che maggiormente risentì degli influssi di questo tipo di musica, furono certamente i Police, un trio formato dal chitarrista Andy Summers, dall'ex batterista dei Curved Air Stewart Coperland e dal cantante e bassista Gordon Summer. Nei loro album di debutto è molto evidente la craterizzazione e la presenza della musica reggae, anche se poi i Police , ben presto, vireranno verso una musica dalla spiccata e sostenuta presenza melodica che raggiungerà  l'apice con la soffusa melodia di Every break you take (1983).
Molto più interessanti sono le sperimentazioni musicali degli Ultravox, i quali, pur rimanendo nell'ambito del pop di raffinata fattura cercarono di mettere assieme lo spirito ribelle del punk con i ritmi sintetizzati e robotici di una certa New wave americana o del Krautrock tedesco . I loro primi dischi Ultravox (1977) e Ha Ha Ha (1977) presentano uno spettro di canzoni che sfoggia i generi musicali più variegati, dalla ballata pop al numero violento e ritmico , in seguito, dopo l'uscita del cantante John Foxx, e l'ingresso di Midge Ure il gruppo manifesta con l'album Vienna (1980) una svolta decisa verso un sinth pop elettronico .
XTC
Nessun altro gruppo tuttavia mise a punto in maniera così efficace l'arte di elaborare una canzone pop quanto fecero gli XTC i quali passarono in fretta dalle nevrosi industriali presenti nel loro primo disco White Music (1978) al melodismo raffinato degli album successivi che raggiunse il suo culmine di perfezione negli arrangiamenti estremamente rifiniti di Skylarking (1986) che li qualifica come eredi moderni di una forma fredda e sofisticata di Mersey beat contemporaneo. 
I Japan furono invece alfieri moderni di una forma elegante e sensuale di glam rock che prendeva l'abbrivio da certi atteggiamenti di David Bowie e dalle ballate sospese dei Roxy Music. Il disco migliore in questo senso è sicuramente Gentlemen Take Polaroids (1980) incentrato in gran parte su un sound costruito attraverso l'uso di tastiere elettroniche . In seguito il gruppo conobbe una svolta etnica verso la word music che caratterizzerà anche tutta la carriera successiva da solista di David Sylvian 
I Simple Minds furono agli inizi soggiogati da una musica che subiva indubitabilmente le influenze della New Wave da un lato e di un certo progressive rock e glam rock dall'altro, tentarono anche alcune curiose sperimentazioni musicalmente non ben assemblate per poi dedicarsi ai prodotti di facile consumo destinati a scalare velocemente le classifiche delle vendite ma non certo a restare nella storia
La band che dominò gli anni ottanta dal punto di vista delle vendite commerciali fu quella degli irlandesi U2 i quali avevano iniziato con un album di straordinaria e fresca verve musicale come Boy (1980) caratterizzato dalla presenza di un chitarrismo del tutto nuovo e originale e da una sezione ritmica molto efficace . Furono tuttavia gli inni Sunday Bloody sunday (1983) e Pride (1984) a lanciarli nel panorama internazionale. Gli album che seguirono furono, musicalmente parlando, veramente poca cosa, ad eccetto War (1983) e Joshua Tree (1987) nel quale spicca una raccolta di ballate e uno stile più pacato e riflessivo. Certamente gli U2 furono un fenomeno più sociale che musicale, la loro carriera si è sempre mantenuta lontana da qualsiasi forma di sperimentazione il loro successo si deve non tanto alla qualità dei loro prodotti , quanto alla capacità di riscoprire le radici di un pacifismo che si incontrava con i sentimenti di una giovane generazione.