martedì 26 marzo 2013

Lezioni di storia e di geografia

Sono disponibili le lezioni di storia sui seguenti argomenti trattati in classe: l'età di Pericle, la guerra del Peloponneso, Alessandro Magno, il periodo ellenistico , i re di Roma. Sono inoltre visivili le lezioni di geografia su Veneto, Friuli ed Emilia Romagna.

mercoledì 20 marzo 2013

Il Re Tantantola e Emma Filtrino: Il nostro amore sa di tabacco

La loro musica è sopra le righe e «sgangherata», come dicono loro stessi in un passaggio di «Il nostro amore sa di tabacco», sgangherata e surreale come il peggiore Captain Beefheart . Il nuovo cd del Re Tarantola e Emma Filtrino, il nostro amore sa di tabacco ha il sapore della musica fatta in casa con pochi mezzi e molta passione, eppure l'ascolto è divertente , la musica coinvolge i testi sono interessanti. "Il nostro amore sa di tabacco" è un lavoro auto-prodotto insieme alla Kandinsky Records dalla giovane coppia, formata da Manuel Bonzi (chitarra e voce, già componente del duo Gli Eroi) e da Emma Ducoli (charleston e rullante). Il duo è nato nell'estate del 2010 quando Manuel, stanco dell'immagine del cantautore , decise di insegnare a Emma i fondamenti per una sezione ritmica minimale (charleston e rullante) così da poterlo accompagnare nei concerti. Da allora il duo ne ha fatta di strada  e a buona ragione può dirsi una delle realtà più interessanti del panorama della musica indipendente italiana . I due ragazzi bresciani sono infatti senza dubbio fuori dagli schemi , alternativi, ribelli, indipendenti e anarchici nei testi ed estremamente fuori moda nel suono.Dopo aver suonato con Giorgio Canali & Rossofuoco, il gruppo continua a cercare una propria strada,e lo fa in modo del tutto personale, cavalcando il folk e la musica alternativa con un fare essenzialmente minimalista, accompagnandosi con testi che si dividono tra l'ironia e un'accennata protesta sociale . Chitarra acustica in primo piano , chitarra elettrica finto-scordata in sostegno, batteria suonata come dai bambini delle scuole elementari e una voce che declama litanie blues a bassa frequenza , è tutta qui la ricetta , ma è anche il punto di forza del gruppo , una strana sensibilità asimmetrica che rende ondivaghe e preziose le loro imprese artistiche. Disegni di “bassa fedeltà” che escono fuori dalla standardizzazione che caratterizza molta musica contemporanea. “Non saremo mai la moda come quei milioni di alternativi / così belli che per distinguerli serve un esame del DNA” recita il testo di una canzone , oppure “Sto degenerando, mi sorrido e mi compiaccio, sono nato per far niente” Ecco che viene fuori la ricetta vincente per i cantautori di oggi, l’arte di saper evocare immagini e di saper descrivere alla perfezione un’epoca in cui tutto sembra degenerare e andare alla deriva. Il re della tarantola ed Emma Filtrino riescono in questa impresa alla grande, e non importa che la voce non sia delle migliori e le sonorità siano praticamente uguali in tutto il disco. Se vi siete rotti dei solti musicisti che assumono pose da artistoidi, e indossano jeans super attillatti e vanno ai talent show per credersi dei divi , se siete abbastanza coraggiosi da tuffarvi in una pozza di follia dai riflessi imbarazzanti avete trovato il disco che fa per voi .


  • Tracklist
  1. Finte tette
  2. Perle ai porci
  3. Merendina da Emma Filtrino
  4. Il nostro amore sa di tabacco
  5. Non mi piace molto la musica
  6. I love you Maddalena
  7. Fiesta
  8. Scarpe croate
  9. Riciclo canzoni che suonavo 10 anni fa con altri gruppi per finire l'album
  10. 27 anni

lunedì 11 marzo 2013

I grandi del Jazz: Dizzy Gillespie


Il trombettista Dizzy Gillespie è stato negli anni 40 l'artefice, con Charlie Parker, della nascita del Be Bop era il più giovane di nove figli e cominciò a suonare la tromba all'età di 12 anni, per gioco e da autodidatta. Nonostante fosse molto povero, riuscì ad ottenere una borsa di studio. Tuttavia, lasciò la scuola nel 1935 e si trasferì a Filadelfia alla ricerca di lavoro come musicista.Alla fine degli anni 30 suona con le orchestre di grandi del jazz come  Jimmy Dorsey e Lionel Hampton, incontra Coleman Hawkins che lo indirizza verso uno stile più moderno. Si trasferì in seguito a New York con il bassista Oscar Pettiford e il batterista Kenny Clarke fondò un gruppo divenuto poi leggendario  che fu considerato la prima formazione bop della storia. Il be bop era formato da piccoli gruppi normalmente di quattro persone, in contrasto con le grandi orchestre dello swing. Spesso il loro linguaggio musicale fondato su brevi incisi ritmici  non era capito o addirittura osteggiato e non era sempre facile trovare ingaggi e locali disposti a rischiare. 
Le composizioni di Gillespie Groovin' High, Woody n' You, Anthropology, Salt Peanuts e la celeberrima A Night in Tunisia erano per l'epoca rivoluzionarie differivano soprattutto per l'armonia, la melodia, e il trattamento ritmico dallo stile allora imperante . Il bebop tuttavia durò poco, nel 1949 quasi tutti i protagonisti della rivoluzione musicale iniziata da Gillespie e soci si stavano dedicando a cose diverse. Charlie Parker inizia a suonare con Miles Davis. Gillespie formò un quintetto con il pianista John Lewis e con Milt Jackson, Kenny Clarke e Ray Brown, in pratica la futura formazione del Modern Jazz Quartet. ll canto del cigno del bebop fu il concerto del 1953 di Charlie Mingus, Charlie Parker, Max Roach e Bud Powell, in uno dei più famosi live della storia del jazz. 
Già dal 1945 Gillespie dimostrò la sua preferenza per le grandi formazioni, nelle quali poteva esprimersi come leader, come solista e nello stesso tempo come intrattenitore.  Altra sua grande passione fu la musica caraibica e sudamericana Gillespie realizzò  uno dei primi esperimenti, peraltro molto ben riusciti, di fusion fra jazz e ritmi afro cubani. La passione di Gillespie per i ritmi latini continuò per anni. Nel 1977 scoprì a Cuba il trombettista Arturo Sandoval, durante un giro alla ricerca della buona musica.A differenza di Miles Davis, rimase sempre fedele al bebop nonostante la sua preferenza per le big band e l'amore per la salsa e per i ritmi caraibici. Nel 1979 Gillespie pubblicò la sua autobiografia, To Be or Not To Bop , che fu tradotta in italiano da Lilian Terry . 
Negli ultimi anni della sua vita  rallentò molto la sua attività. Si dedicò prevalentemente all'insegnamento e fu spesso ospite in Italia a Bassano del Grappa, dove gli venne conferita la cittadinanza onoraria e dove fondò una Scuola popolare di musica, Gillespie morì di cancro al pancreas nel 1993 a 75 anni 

martedì 5 marzo 2013

I grandi del Jazz: Charlie Parker


Charlie Parker fu uno dei più importanti sassofonisti della storia del Jazz, la sua tecnica e la sua capacità nel trattare il sassofono influenzò generazioni di musicisti. L'importanza di Charlie Parker fu tale che per anni , dopo la sua morte, parecchi sassofonisti ne imitarono non solo lo stile ma anche gli assoli, studiandoli nota per nota. Charlie Parker nacque a Kansas City nel 1920, della sua giovinezza si conosce molto poco , quando  arrivò sulla scena di New York, nel 1941 aveva già incominciato a sviluppare un suo personalissimo stile improvvisativo caratterizzato da ardite sostituzioni armoniche e da una maggiore attenzione per il ritmo. Questo stile diventerà un vero e proprio linguaggio che sarà in seguito chiamato Bebop. 
Nel 1947 Parker inizia a collaborare con i maggiori musicisti presenti sulla scena, in particolare con il trombettista Dizzy Gillespie. Insieme si trovarono a suonare nella band di Earl Hines, prima e in seguto nell'orchestra di Billy Eckstine, contemporaneamente i due musicisti iniziarono iniziarono a fare serate nei locali della Cinquantaduesima strada. Le incisioni di Billie's Bounce,Ko Ko, Now's the Time, Ornithology rappresentano una vera e propria rivoluzione nel mondo musicale. In particolare Ko Ko viene generalmente considerata la prima registrazione di un brano in stile bebop mai effettuata. 
Purtroppo Parker era tossicodipendente dall'eroina fin dall'adolescenza, e ciò gli causò svariati problemi anche nella professione: spesso mancava di presentarsi ai concerti o veniva licenziato perché si presentava strafatto. Per soddisfare la sua dipendenza, frequentava gli spacciatori di strada impegnò il proprio sassofono varie volte, ed arrivò persino a mendicare per strada quando si trovava a corto di denaro e senza una scrittura. 
Gli effetti dell'assunzione prolungata di sostanze stupefacenti si possono notale nella celebre  registrazione effettuata per la Dial Records il 29 luglio del 1946, durante la quale fornisce evidenti dimostrazioni delle sue cattive condizioni di salute. Tuttavia , pur in pessime condizioni Parker riesce  a incidere una delle improvvisazioni da tutti considerate come una delle perle del suo repertorio:  Lover Man. “Ci fu una lunga introduzione pianistica, che sembrò interminabile, da parte di Jimmy Bunn, che scandiva il tempo in attesa del sassofono. Charlie aveva mancato l'entrata. Con alcune battute di ritardo, finalmente entrò. La sonorità di Charlie si era rinfrancata. Era stridente, piena di angoscia. In essa c'era qualcosa che spezzava il cuore. Le frasi erano strozzate dall'amarezza e dalla frustrazione dei mesi passati in California. Le note che si susseguivano avevano una loro triste, solenne grandiosità. Sembrava che Charlie suonasse con automatismo, non era più un musicista pensante. Quelle erano le dolorose note di un incubo, che venivano da un profondo livello sotterraneo” così raccontò il discografico Ross Russell che era presente a quella celeberrima seduta di incisione. Alla fine della seduta  Parker venne riaccompagnato in albergo, ma poco dopo, dette in escandescenze, e successivamente fu internato nel reparto psichiatrico della casa di cura "Camarillo" 
Uscito dalla casa di cura , inizialmente restò sobrio e "pulito" dalle droghe, procedendo ad incidere alcune delle sue migliori registrazioni in carriera. Quando però lasciò la California, per fare ritorno a New York, ricominciò a fare pesantemente uso di sostanze stupefacenti . Nel 1950 incise accompagnato un disco accompagnato da una grande orchestra d'archi. Fu l'unico successo finanziario di una certa entità che conobbe nella sua carriera .Nel 1953 si  esibì alla Massey Hall di Toronto insieme a un super gruppo composto da Dizzy Gillespie, Charles Mingus, Bud Powell e Max Roach. Sfortunatamente, il concerto coincise con la messa in onda in televisione di un importante match di pugilato e ciò causò uno scarso afflusso di pubblico tuttavia venne registrato e pubblicato su album che diventò subito un classico  con il titolo Jazz at Massey Hall. 
Purtroppo l'eroina e i molti altri eccessi che avevano segnato tutta la sua vita lo uccisero il 12 marzo 1955. Charlie Parker è reputato ancor oggi  uno dei padri fondatori del jazz moderno, fu uno dei musicisti più innovativi e influenti dell'intera storia della musica afro americana.