martedì 24 dicembre 2013

Storia del rock: il punk

Sex Pistols
Il punk rock è stato uno dei generi musicali più influenti e duraturi della storia del rock, forse proprio la sua semplicità, l'approssimazione nell'esecuzione e la sua carica di violenta e incontrollata, ma spesso sterile ribellione nei confronti della società  ne ha sancito la fortuna e la longevità. Tanto la musica progressiva della prima metà degli anni settanta era colta, ricca di citazioni ed estremamente complessa nell'esecuzione, tanto il punk fu semplice ed immediato, di facile presa sui giovani grazie ai suoi slogan e ai suoi ritornelli reiterati con violenza . Punk, tuttavia è un termine che non sta a significare solo un genere musicale, quanto piuttosto uno stile di vita , un modo di approcciarsi al mondo, un modo di vestire e di comportarsi e proprio tutto ciò, al di là di quelli che furono i suoi esiti strettamente musicali, ne ha decretato il successo e la longevità.
Il primo paese ad essere fortemente influenzato dalla New Wave che proveniva da New York fu la Gran Bretagna . Il punk rock si diffuse con estrema velocità nell'isola sia dal punto di vista musicale che come moda, abbigliamento per giovani che faceva tendenza. Le differenze tra il punk americano e quello britannico furono piuttosto marcate. Negli Stati Uniti il malessere generazionale era estremamente diffuso e la New Wave era riuscita ad intercettare il sentimento di una generazione , mentre in Gran Bretagna questo sentimento di malessere, grazie anche al minor tasso di violenza presente nel paese, era meno evidente . Negli Stati Uniti le grandi masse ignorarono del tutto il fenomeno , mentre in Gran Bretagna , in breve tempo, il fenomeno raggiunse grandi masse di giovani e divenne ben presto alla moda sfoggiare capigliature con creste colorate, spille da balia conficcate negli orecchi , magliette bucate stile postatomico e stivali militari. In pochi mesi , nella sola città di Londra si formarono più gruppi punk di quanti se ne potessero contare negli interi Stati Uniti. Siamo negli anni del ferreo governo della Thatcher che, con la sua politica di austerità, aveva causato gravi danni al tessuto sociale del paese e delle grandi città industriali dove i tassi di povertà e di malessere raggiunsero livelli impensabili negli anni precedenti. Se a tutto ciò si unisce l'innata passione dei giovani per l'alcool e per le risse è facile capire come il fenomeno del punk assumesse dei connotati piuttosto seri e rappresentasse l'indispensabile valvola di sfogo a un diffuso malessere sociale. 
I punk erano cinici, anarchici, amorali, analfabeti e ne andavano fieri, la loro musica, i loro show , gli spettacoli dal vivo, erano l'equivalente di un conato di vomito. Era il disgusto di una generazione che veniva a galla e prendeva forma nei modi più violenti, brutali e inaspettati. La musica dei punk era piuttosto elementare, si trattava di urlare un ritornello il più violentemente possibile e il più velocemente possibile sopra tu tappeto massacrante di chitarre distorte e dissonanti. Gli arrangiamenti erano del tutto imbarazzanti , per non dire inesistenti, i testi si riducevano a semplici slogan da urlare ad alta voce e nulla di più .
Il cantante che creò il punk e lo modello a sua immagine in Gran Bretagna fu senza dubbio Malcom McLaren il quale fondò e guidò i Sex Pistols al successo determinandone il suono, il look gli atteggiamenti sempre fuori dalle righe e volutamente provocatori. La parabola dei Sex Pistols si esaurì nel giro di pochi anni, vittime dell'alcol delle droghe e dei loro atteggiamenti provocatori i membri del gruppo , poco alla volta presero strade completamente diverse, musicalmente lasciarono una manciata di singoli e un unico album . Anarchy in the Uk (1976) comincia con un urlo terrificante "I am an antichrist I am an antichrist, and I don't know how to get" il singolo scalò immediatamente le classifiche, ma il gruppo fede tutto il possibile per attirarsi le ire dei media con comportamenti oltraggiosi e offensivi. Nel giro di pochi giorni  i Sex Pistols vennero banditi da tutte le radio e dai palcoscenici inglesi. Nonostante i boicotaggi incisero un secondo 45 giri God save the queen, una canzone semplice ma altrettanto oltraggiosa che iniziava con le parole Dio salvi la regina e il regime fascista. Il brano conquistò subito i primi posti nella classifica delle vendite. Il loro unico album Never Mind the Bollocks (Virgin 1977) è una racconta dei loro leggendari 45 giri più qualche altro pezzo . Ben presto  il gruppo si sciolse  vittima da un lato degli eccessi dei suoi componenti, dall'altro  della consapevolezza di essere stato sfruttato per fini eminentemente commerciali, di essere cioè entrato a pieno titolo a far parte  di quel sistema mercantile contro cui si era violentemente scagliato nelle  canzoni.    Tuttavia la strada aperta dai Sex Pistols  fu presto seguita da altri. I Clash, considerati dai fans del genere come il gruppo più intellettuale,  furono i primi a interessarsi in maniera consapevole  di tematiche sociali e a portarle in primo piano nella loro musica. Clash (1979)  è un concentrato di brevi pezzi esplosivi, in realtà, tuttavia queste canzoni tracciavano già un piccolo affresco della società inglese dell'epoca. Il gruppo mutò molto presto direzione e già con London Calling (1979) approdano a un melodismo più evidente con venature reggae,  rinnegando sia il nichilismo che l'analfabetismo musicale che era alla base del modo di suonare del punk  I Damned ebbero il merito di registrare il primo 33 giri dichiaratamente punk della musica inglese Damned Damned Damned (Stiff 1977)  sfoggiando   una componente gotica che sarebbe stata foriera di notevoli sviluppi negli anni a venire soprattutto in un certo tipo di musica heavy metal . I Wire e i Fall furono invece i gruppi che fecero senza dubbio la musica più artisticamente elaborata e significativa , sfoggiando uno stile meno violento ma altrettanto deviante.I Wire con Pink Flag (Harvest 1977)  pur rimanendo all'interno dell'estetica della canzone punk, estremamente breve e frenetica, dimostrarono  una capacità di compiere arditi esperimenti armonici, assolutamente sconosciuta agli altri gruppi . I Fall  pur provenendo dall'esperienza del punk sguaiato da birreria approderanno a una serie di sperimentazioni che li porteranno a lambire il tribalismo primitivista e la  musica industriale, infine i  Mekons e i Membranes   si specializeranno  in canzoni dai ritmi strampalati e dalle armonie discordanti. 
CCCP, Affinità e divergenze
fra il compagno Togliatti e noi (1986)
Con questi gruppi storici si esaurisce la prima ondata generazionale del punk . Il movimento non era durato  molto a lungo, la violenza e gli eccessi che proponeva fece sì che tutto si bruciasse in fretta. Molto presto tuttavia il verbo del punk si diffuse in tutta Europa e nel resto del mondo ,salirono così alla ribalta gruppi della seconda generazione altrettanto  agguerriti rispetto ai precedenti. Per amore di brevità citerò solamente quelli che considero i più rilevanti . I Neurotics, i New Model Army e gli importanti e influenti Stiff Little Fingers i quali suonavano una musica ancora più violenta e accelerata dei gruppi della generazione precedente. 
L'Australia conobbe una fioritura di gruppi punk, alcuni dei quali di notevole importanza, primi tra tutti i Radio Birdman e i Saints i quali si ispiravano sia al punk britannico che al rock selvaggio degli Stooges o degli MC5. In Italia i gruppi che seguirono la moda del punk furono abbastanza pochi. Su tutti spiccano i CCCP che portarono avanti un discorso musicale tinto di una forte valenza contestataria e venato di protesta sociale, e i Raw Power.
Se la prima ondata del punk si spense in pochi anni il punk rock continuò tuttavia a generare gruppi che nel corso degli anni successivi prolungarono l'influenza del movimento e lo trasmisero proficuamente alle generazioni seguenti.

martedì 10 dicembre 2013

Storia del rock: dalla New Wave alla No Wave

Il rock degli anni 80


Non è facile parlare delle mille sfaccettature di cui si è colorato il rock negli anni 80, infatti esistono molteplici pubblicazioni per quanto riguarda la storia della musica rock negli anni Sessanta e nell'inizio degli anni 70, ma pochi critici si sono interessati ad approfondire e a descrivere un periodo così fervido e interessante per la musica rock come quello degli anni 80. Trascurando i preamboli eccessivamente tediosi dobbiamo dire che per iniziare a raccontare di questi anni dobbiamo partire da un anno fatidico , il 1976. Il 1976 è stato infatti un anno basilare per lo sviluppo della musica rock . La diffusione di etichette discografiche indipendenti e la comparsa di nuovi gruppi fecero rivitalizzare il panorama musicale al punto da arrivare a una e vera e propria rivoluzione nel modo di suonare e produrre musica , le vecchie star del rock furono velocemente dimenticate in favore dei nuovi musicisti in grado di affrontare nuovi temi e di stabilire diversi e più moderni metodi di composizione e di esecuzione . Si trattò di un vero e proprio Rinascimento del rock. Le vecchie star come David Bowie , icona falsamente trasgressiva della società borghese, oppure le sonorità vellutate della West Coast e del Southern rock vennero velocemente accantonate.
Nella prima metà degli anni  70 il rock alternativo era sopravvissuto soprattutto grazie al fenomeno tutto tedesco della musica cosmica e del Krautrock e grazie a  un certo progressive legato in modo particolare alla scuola inglese di Canterbury, la cui musica colta e intellettuale era riuscita a sfornare dischi capolavoro a ripetizione . Si trattava tuttavia di fenomeni piuttosto localizzati e comunque lontani dai gusti delle masse , tanto che furono per grande tempo ignorati dai non addetti ai lavori. A partire dal 1976 si manifestò un cambiamento radicale nel fare e nel fruire musica, caddero soprattutto quelle barriere che avevano determinato una distinzione netta negli anni precedenti tra un arte intellettuale e una popolare, una musica progressista e una conservatrice. Nel 1976 un intraprendente esercito di appassionati permise alla musica rock di emanciparsi dal potere della grandi major discografiche e di inventare un sistema diverso di produzione attraverso l'uso di etichette indipendenti e tramite il sistema della auto produzione
L'esplosione creativa che ne seguì fu paragonabile a quella che si era manifestata negli anni 60, ma in un contesto sociale e culturale profondamente mutato . Non esisteva più la guerra del Vietnam non c'era più l'ottimismo creativo e un po' ingenuo degli anni del boom economico , i giovani a metà degli anni 70 erano diffidenti nei confronti della società del mondo, della politica e non pensavano certo di poter cambiare le cose con la musica o con una canzone , l'assenza di un personaggio o di un evento contro cui protestare inibiva qualsiasi volontà contestatrice . Gli effetti della crisi petrolifera si facevano sentire e le certezze sul presente ma soprattutto sul futuro erano decisamente andate in pezzi . La violenza e la corruzione imperversavano . Nel 1976 gli Stati Uniti avevano un tasso di criminalità dieci volte più alto di quello europeo. In questo contesto la coscienza collettiva era frustrata e risultava difficile credere in un modo migliore o inseguire utopie da realizzare , tanto che i primi anni 70 avevano visto il prevalere dell'indifferenza nei confronti dell'impegno politico e sociale. I giovani degli anni 70 crebbero in un ambiente in cui l'unica prospettiva era seguire un percorso predeterminato che comprendeva dei buoni studi in ottime scuole  , la laurea e una soddisfacente carriera a livello professionale. Questo insieme di circostanze generò un umore esistenziale represso e oscuro tra gli adolescenti americani di quegli anni e una strana forma di spleen e di noia che assumeva la forma del vero e proprio malessere esistenziale. 
I musicisti rock che vennero alla luce nel fatidico 1976 espressero appieno tutti gli umori di quella generazione. New York fu la capitale di questa nuova ondata di cantanti e musicisti , alla fine vennero identificati come punk , termine che si potrebbe tradurre con l'italiano teppista e comunque che sta indicare un poco di buono, una persona su cui non si può certo fare affidamento secondo i parametri ufficiali dei valori della società di quegli anni . Senonchè questi “punk” erano spesso studenti universitari, a volte semplici disadattati, spesso musicisti consci dei loro mezzi e della loro volontà espressiva. La diffusione del fenomeno punk fu rapida in tutto il mondo occidentale probabilmente perchè il movimento incarnava perfettamente i sentimenti e gli ideali di un'epoca. I punk non erano pacifisti idealisti come gli Hippie ma si atteggiavano a volgari contestatori, erano asociali alla continua ricerca dell'eccitamento estremo, facevano del loro stesso modo di vivere, del modo di vestirsi una forma di protesta e di contestazione ai valori della società borghese. I loro idoli erano Lou Reed, Jim Morrison e in genere tutti i poeti maledetti della musica rock. 


La new wave di New York 

I Television
New York e in particolare Manhattan furono il primo palcoscenico di questa piccola rivoluzione musicale e di costume . I primi profeti del nuovo verbo furono Richard Hell, Patty Smith , Tom Verlaine e il suo gruppo i Television. A ben vedere questi musicisti non proponevano nulla di straordinariamente nuovo, in fin dei conti si limitavano a suonare rock and roll, ma lo facevano in un modo così eccentrico e diverso da catturare i giovani della loro generazione. Senza dubbio si deve dire che agli inizi i cantanti e i gruppi di questo movimento erano lontani dal mondo patinato dello show business , non si atteggiavano a divi e non avevano pose da eroi, erano semplicemente loro stessi, ed esprimevano attraverso le loro canzoni il malessere di una generazione con la voce di chi si sente semplicemente come uno di loro . 
La cantante e poetessa Patty Smith fu la prima a incarnare questo nuovo spirito del musicista maledetto e ricco di messaggi da comunicare. Le musiche dell'album Horses (1975) sono ancora abbastanza acerbe, ma accompagnano testi che costituiscono una rivelazione per la complessità e la profondità , già tuttavia in Radio Ethiopia (1976) la Smith aggiunge al suo repertorio veri e propri numeri di rock and roll con testi urlati in modo selvaggio e discinto in un registro allo stesso tempo isterico ed enfatico che si fa strada sopra una musica in continuo crescendo . Sono confessioni di frustrazione e alienazione che diventano racconti epici che colpiscono gli adolescenti di un'intera generazione 
Se Patty Smith può essere considerata la poetessa della new wave, senza dubbio Richard Hell ne è la voce profetica. Richard Hell aveva formato nel 1971 un gruppo con Tom Verlaine chiamato Neon Boys senza tuttavia riuscire ad emergere dall'undergound di New York . Formò successivamente i Voivods con il chitarrista Richard Quine che riuscirono nell'intento di dare voce al malessere di una generazione. La loro canzone Blank Generation (1976) può essere considerata il manifesto di un'epoca allo stesso modo in cui My Generation lo fu per la generazione dei Mod .Gli ululati nevrotici di Hell sopra i riff lancinanti di chitarra veicolano bene questo senso di malessere e di ribellione . I testi mescolano immagini in libera e visionaria associazione caricando le parole di una forte componente di nichilismo e ansia esistenziale 
Richard Hell fu determinante anche per la nascita dei Television il complesso di Tom Verlaine e Richard Lloyd che prese origine dai Neon Boys. Nel 1977 esce Marquee Moon, l'album di esordio dei Television. E' un lavoro di importanza capitale dal punto di vista musicale in quanto definisce l'estetica strumentale della new wave, quell' estetica che caratterizzerà un intero periodo . Toni acidi e mistici, melodie inquietanti e caracollanti cantate in modo sempre poco ortodosso  si librano sopra improvvisazioni strumentali dissonanti dilatando la forma canzone . Un lavoro straordinario la cui importanza nella storia della musica rock può essere paragonata agli album dei Velvet Undergound. Tom Verlaine e Richard Lloyd reinventano totalmente la tecnica della chitarra rock facendo propria la maniera in cui si suonano i sitar indiani . L'album è seguito da altre due perle che ne rappresentano in qualche modo la diretta continuazione Adventure (1978) e ben 14 anni dopo Television (1992) lavori che segnano una pietra di paragone fondamentale per lo sviluppo della new Wave. In seguito Tom Verlaine diventò uno dei cantori più intelligenti della blank generation, i suoi album soprattutto Tom Verlaine (1979), Dreamtime (1981) Words from the front (1982) portano avanti il discorso iniziato con i Television . Ogni canzone è scolpita all'interno di strutture dai ritmi irregolari, sostenuta da riff di chitarra dissonanti e melodie frammentarie che creano atmosfere oniriche dall'intensità quasi religiosa.
Tuttavia il gruppo che avrebbe avuto a livello commerciale e di immaginario collettivo il maggiore impatto a livello mondiale furono i Ramones i quali non facevano altro che suonare un rock an roll piuttosto primitivo a velocità notevolmente accelerata. I Ramones sono un gruppo dalle limitate o pressochè assenti ambizioni artistiche, tuttavia era proprio quello che molti  giovani di quella generazione in quegli anni stavano attendendo, un gruppo che suonasse una musica elementare senza le complessità barocche  del progressive  . Ispirandosi ai New York Dolls i Ramones nel loro primo album Ramones (1976) infilano una serie di brevi canzoni demenziali tra lo stupido e l'ironico  . Rocket to Russia (1977) resterà il loro disco meglio riuscito . Si tratta di uno strampalato catalogo di canzoni che vanno a pescare nel periodo delle origini del rock e frequentano ecletticamente  tutti gli stili possibili, dal rock and roll alla musica surf, dal  Mersey beat alle melodie dei gruppi vocali,  tutto viene rifatto e fagocitato in un immenso calderone con ironia clownesca. Le vere intuizioni dei Ramones non furono tuttavia di carattere musicale, essi rappresentarono agli occhi delle generazioni dell'epoca anche uno stile di vita una vera e propria filosofia riassumibile nell'icastico motto del disimpegno  per eccellenza “I don't care” o in slogan demenziali del tipo “Hay ho let's go”. 


La no- Wave 

Nick Cave e Lydia Lunch
Nel 1978 Brian Eno compilò un'antologia intitolata No New York che racchiude i più interessanti rappresentati di quel movimento che è stato codificato con il nome di No Wave. La No Wave era nata come reazione alla forma canzone tradizionale e come rigetto rispetto alla eccessiva commercializzazione dei cantanti e dei gruppi della New Wave, ma era qualcosa di più di tutto questo. La No Wave infatti esprimeva soprattutto la solitudine l'abbandono di una generazione che stava soffocando per mancanza d'affetto e di attenzioni. I cantanti della di questi gruppi urlano dentro il microfono per farsi ascoltare per fare emergere la loro flebile voce dal rumore assordante della metropoli ed eseguono canzoni che non sono altro che esplosioni di chitarre scordate e distorte condite da urli schizofrenici e percussioni spastiche 
I Teenage Jesus and the Jerk furono il gruppo più rappresentativo della No Wave , le loro canzoni non duravano in media più di un minuto, ma erano un'esplosione di istinti bestiali. Lydia Lunch urlava dentro il microfono tutta la sua rabbia su un sottofondo di chitarre malamente suonate e cacofoniche , la loro musica è assimilabile a un delirio primitivo e antimelodico che esprime il nichilismo annoiato di una generazione di adolescenti. Il cattivo gusto e l'imprecisione dell'esecuzione esprimevano appieno questa angoscia che si rifiutava anche di impadronirsi dei mezzi del mestiere ma usava il microfono come amplificatore sconnesso di un male esistenziale di una solitudine e di un 'indifferenza non facilmente colmabili. 
Lydia Lunch continuò in seguito ad elaborare quell'idea di fondo . Queen of Siam (1980) è il suo primo album da solista in cui la Lunch si getta nell'esecuzione di una serie di canzonette che sono la parodia della melodia pop e in cui lei volutamente si erge a cantante infantile e capricciosa agli antipodi della moralità borghese corrente . Nel album 13.13 (1982) che la affermerà a livello internazionale la Lunch canterà l'alienazione , la nevrosi e la paranoia facendo delle canzoni degli incubi di strada cantati da una ragazza cresciuta troppo in fretta , degli psicodrammi di un'adolescente terrorizzata dalla vita. Il suo capolavoro è tuttavia The agony is the ectasy (1982) che rievoca atmosfere acid rock. 
I Mars realizzarono solo un EP nel 1980, ma nel corso della loro breve carriera produssero il “muro di rumore” definitivo. Le loro canzoni erano l’equivalente in musica del gas nervino, delle radiazioni nucleari. Non si trattava solo di distorsione improvvisata, quanto di vera e propria cacofonia anarchica. Il cantante vomitava fonemi indecifrabili mentre gli strumenti venivano orribilmente strapazzati e percossi.
La chitarra atonale di Arto Lindsay e le percussioni di Ikue Mori diedero ai DNA . I loro vortici dissonanti rievocavano i peggiori incubi concepiti da Captain Beefheart e Frank Zappa.
Con questi musicisti la regressione dai raduni oceanici di Woodstock alla sfera privata raggiunse la dimensione di camerette strette e buie nelle quali adolescenti abbandonati a sé stessi compivano rituali terribili di auto-flagellazione morale. La no-wave mostrò il subconscio della new-wave attraverso un campionario delle depressioni e delle frustrazioni dell’individuo moderno, un terrificante affresco di mostri .

lunedì 2 dicembre 2013

Prisoners di Denis Villeneuve

Privo di un lancio in grande stile, questo film rischia di essere il miglior thriller del 2013.
Diretto dal canadese semi-sconosciuto Denis Villeneuve ci porta nell'America rurale fatta di case di legno sul vialetto verde e del Giorno del Ringraziamento, ma anche di fucili e pistole in ogni casa, furori e sette religiose, sparizioni di bambini . 
Prisoners segue il tormento di Keller Dover , un uomo che si trova a vivere il peggiore incubo per un genitore: sua figlia di sei anni, Anna, scompare insieme alla sua amica Joy e mentre i minuti diventano ore, il panico prende il sopravvento. L’indizio principale è un camper fatiscente parcheggiato nella loro strada. A capo dell’investigazione, il Detective Loki arresta il suo proprietario, Alex Jones , ma la mancanza di prove lo costringe al suo rilascio. La polizia sembra sempre più impotente nel risolvere il caso e così a Keller non resta altra scelta se non farsi giustizia da solo. 
La vicenda narrata è una storia oscura, misteriosa e ricca di tensione. Una storia dove il confine tra la ricerca di giustizia e la sete di vendetta è molto sottile. Tanto la struttura narrativa congegnata dallo sceneggiatore Aaron Guzikowski, quanto la trama del visibile strutturata da Villeneuve sfruttano solo in apparenza gli elementi del thriller e dell’horror, lavorando piuttosto sul loro riflesso. Nel film tutti gli eventi salienti vengono deliberatamente elisi, costringendo lo spettatore a lavorare in funzione di una continua sutura della narrazione.
Nelle prime sequenze i riflessi appannati degli specchietti retrovisori del furgone di Keller e del camper di Alex, sono immagini ricorrenti che invitano lo spettatore a vedere “oltre la finzione”. Tutto il film è intessuto infatti di un forte sotto testo simbolico, che riflette le abitudini e i valori di una società puritana, d’impianto patriarcale: i crocifissi; i canti religiosi, “il Padre Nostro”, recitato da Keller, durante l’uccisione di un cervo da parte del proprio primogenito nella scena iniziale e ripetuto durante le torture inflitte ad Alex, il simbolo del labirinto disegnato compulsivamente dal presunto colpevole del rapimento e raffigurato sul ciondolo del defunto marito di Holy membro di una misteriosa setta, sono tutti elementi che ci rimandano al significato simbolico della vicenda. 
L'intera storia può essere interpretata anche come una metafora di alcune contraddizioni della società americana, una società dove il rapporto fra i cittadini e la legge è dominato dalla sfiducia e lascia spesso spazio alla voglia di "giustizia privata" dell'uomo qualunque. Tutti i fondamenti sociali, tanto la devozione religiosa, quanto la mascolinità del capofamiglia, sono nel film minati dalle fondamenta. La legge del padre sicuro di se stesso e del proprio ruolo, incarnata dal personaggio di Keller, decade di fronte all’evento luttuoso, che non riesce ad essere elaborato in seno alla famiglia. La sottrazione della figlia rende il padre insicuro, ne mette a nudo l’istinto pulsionale di morte e spiana la strada alla degenerazione rappresentata dal desiderio di farsi giustizia da sé . 
In questo labirinto apparentemente senza uscita  tutti i personaggi mettono in scena il proprio doppio smarrito nel quale  sono intrappolati : Keller, annaspa nel tentativo di riscattare il suicidio del proprio padre; Holy, ha perso la fede in seguito alla morte del figlio; il detective Loki, irascibile e solitario, è stato a sua volta bambino abbandonato .Il film è in grado di offrirci la visione di un'America diversa, lontana anni luce dalla vita culturale di New York e dal sole di Los Angeles. In questa oscura provincia americana gli uomini vivono attaccati a delle certezze etiche e morali che, per assurdo, determinano e amplificano, in caso di crisi, le loro debolezze, le debolezze di una società che si attacca ancora disperatamente a dei valori , ma che non sa reagire adeguatamente quanto questi sono messi in discussione  dalla evidenza  crudele della realtà.