giovedì 2 aprile 2015

Riflessioni sulla rinascita del vinile

La progressione nell'aumento della vendita di vinili in questi ultimi anni è stata davvero impressionante il fenomeno è iniziato nel 2008 ed è proseguito senza interruzioni accumulando record su record anno dopo anno fino ai giorni nostri . Proprio per la sua imprevedibilità e per la sua stranezza a livello commerciale il fatto si presta al giudizio e alla possibilità di fare alcune riflessioni a riguardo . Sorge spontaneo infatti chiedersi perchè i consumatori, anche quelli più giovani, preferiscano un supporto musicale giudicato dall'industria obsoleto a scapito dei più fedeli e perfetti cd .Perchè cioè si cerchi l'imperfezione e invece non si sia affatto attratti dalla perfetta qualità e resa sonora che offre un supporto digitale.  
Di fronte a un'industria che non riesce più a rinnovarsi e a proporre nuovi prodotti appetibili per il consumatore, ma che continua a riciclare in nuove forme ,oggetti obsoleti e superati proponendoli attraverso la pubblicità come nuovi, i consumatori hanno riscoperto il fascino insostituibile del passato , dell'oggetto vissuto e per molto tempo accantonato. Non è un caso che la ripresa nelle vendite dei vinili sia iniziata proprio in corrispondenza con i primi effetti della crisi economica che a partire dal 2008 ha colpito il paesi occidentali e l'economia mondiale . Si può dire anche , se si considera il fenomeno dal punto di vista strettamente economico, che la rinascita del vinile può essere anche interpretata come la rivincita dei consumatori nei confronti delle strategie della grande industria e delle grandi multinazionali. Nella società globalizzata le grandi industrie cercano di imporre i loro prodotti attraverso i canali pubblicitari e i mezzi di comunicazione di massa , attraverso la creazione fittizia di mode e modelli di vita a un numero sempre più ampio e acritico di consumatori.In questo caso invece  sono stati  i consumatori con i loro giudizi e con le loro scelte consapevoli a imporre all'industria di ripensare e rivedere le proprie strategie e i propri piani di sviluppo . Una piccola rivoluzione commerciale che proviene dal basso e che non è pilotata da nessuna multinazionale non è diretta da alcun direttore commerciale o artistico, ma che si alimenta solamente dalle scelte personali di ognuno di noi .
Con la progressiva smaterializzazione del supporto a cui si è assistito in questi anni la musica digitale è migrata dal CD agli hard disk e in seguito verso il cloud . I collezionisti interessati a possedere una copia fisica dei loro album preferiti non hanno più trovato a questo punto alcuna ragione valida per preferire un CD ad un LP. I cd sono supporti musicalmente molto precisi e fedeli ma la qualità estetica dell'oggetto e il fascino anche artistico che emana una copertina di un vinile è assolutamente impareggiabile rispetto alla pochezza artistica ed estetica dei supporti digitali così come sono stati concepiti dall'industria . Quando si compra un vinile non si acquista infatti solamente la musica ma anche e soprattutto l'oggetto fisico, quindi la copertina, le immagini gli allegati e sono tutti questi elementi che fanno mantenere e conservare al vecchio disco un fascino assolutamente non paragonabile a quello del cd .La rinascita del vinile è quindi in qualche modo anche collegata alla nozione di album, inteso come espressione artistica unitaria in cui convergono parole musica e immagini.
La progressiva smaterializzazione dell'oggetto che si è verificata in questi anni sta conoscendo in questo caso una palese inversione di tendenza . Con la rivoluzione digitale ci si è mossi in direzione di una sempre più evidente perdita di importanza dei supporti fisici. Così i libri si sono trasformati in e book, i quadri sono diventati performance oppure si sono convertiti in videoarte, i film sono visibili su internet in streaming . Tuttavia l'uomo per la sua essenza e la sua formazione ha bisogno di socialità intesa anche come necessità di toccare, di maneggiare gli oggetti , di elaborarli , collezionarli , trasformarli di condividerli in quanto prodotti di un'azione creativa , di una visione del mondo. Stiamo in questo senso assistendo a un recupero della fisicità elementare, una rivincita del supporto sul processo progressivo di smaterializzazione della realtà e dell'oggetto. Non importa quindi se la qualità del vinile è inferiore all'algida e fredda perfezione di un cd o alla facilità di fruizione di un mp3. Quello che interessa è la possibilità di avere tra le mani un oggetto concreto da guardare e toccare e condividere . Tutto ciò fornisce un piacere estetico infinitamente superiore a qualsiasi forma di arte immateriale. Insomma è meglio assaporare il gusto di un dolce comprato in una pasticceria artigianale che vederne l'immagine ingrandita con perfetta definizione su un cartellone pubblicitario o sullo schermo di un pc.