giovedì 28 luglio 2011

Consigli per l'estate : Acciaio


Acciaio di Silvia Avallone pag.358 edizione Rizzoli

Il romanzo che per una manciata di voti non si è aggiudicato il premio Strega 2010 ha già superato il vincitore in termini di attenzione da parte del pubblico. Indubbiamente non è un libro che possa lasciare indifferenti: o si ama o si odia, non ci sono vie di mezzo, perché l’argomento è forte ed è espresso con forza. Si parla di adolescenza, ma non è un libro per ragazzine: qui non ci sono due amiche che si scrivono “TVUKDB” fra una festa in casa e una corsa in scooter. Ci sono due quasi quattordicenni che cercano di affermare sé stesse in un contesto soffocante, che non lascia vie d’uscita, e lo fanno scoprendo, in modo innocente e senza malizia, il potere che la loro bellezza ha su chi le circonda. Francesca ha una madre rassegnata e un padre-padrone, Anna una madre battagliera, un padre scavezzacollo e un fratello dalla scorza dura, ma in realtà buono e generoso. Nella loro realtà ristretta e piena di limiti si inserisce di tutto: droga, trasgressione, piccoli furtarelli e truffe vere e proprie, ricerca disperata di un miglioramento nel modo sbagliato, voglia di crescere che spinge nella direzione sbagliata. In tutto questo, Francesca e Anna si stringono l’una all’altra: sono inseparabili da una vita, per loro è inimmaginabile pensarsi lontane. Eppure, a scavare una voragine fra di loro arriva proprio l’amore: quello incompreso di Francesca e quello troppo precoce di Anna. E’ lì che il loro mondo semplice, fatto di luoghi degradati ma per loro importantissimi e del sogno dell’Isola d’Elba che sembra il più bel viaggio mai possibile, si sfracella, separandole e spingendo Francesca su di una strada che potrebbe essere senza ritorno. Di stereotipi , insomma, non ne manca nemmeno uno. La bionda e la bruna. I ragazzi belli e dannati. I maschi arrapati. L’adolescenza inquieta. Il padre cattivo,  e quello cialtrone. la mamma delusa, l’amica racchia e invidiosa, l’amicizia maschile e quella femminile. Ma tutto sommato è un libro ben scritto , cosa ancora più rimarchevole in quanto si tratta di un’opera prima di una scrittrice di soli ventisette anni. Qualcuno lo ha definito “morboso”, ma non contiene una parolaccia ne’ una volgarità in più del necessario . I personaggi, per quanto siano abbastanza scontati, sono ben definiti, ben caratterizzati, si fanno amare o odiare a seconda del loro ruolo. Ci si ritrova ad accompagnarli per le strade assolate, a spiarli dalla finestra o attraverso la vegetazione di un canneto, partecipi di una storia che ci cattura e dalla quale, fatalmente, dobbiamo aspettarci qualche brutto colpo. Che dire alla fine? Leggetelo e poi mandatemi i vostri pareri e i vostri commenti . A molti è piaciuto, come piacciono, in genere, tutti quei romanzi, scritti non malissimo, che confermano i lettori nei loro consolanti luoghi comuni.

mercoledì 20 luglio 2011

Consigli per l'estate : La tomba di Alessandro.

La tomba di Alessandro. L'enigma di Valerio Massimo Manfredi pag.192 edizione Mondadori


Dove riposa il corpo mortale di Alessandro Magno ? Sembra incredibile,vista l'importanza del personaggio,ma non sappiamo nulla di preciso. La storia della tomba di Alessandro è la storia di un'avventura. Districare le infinite leggende dai fatti, interpretare le fonti storiche, lacunose e contraddittorie, addentrarsi nel mito equivale a muoversi verso "una meta enigmatica e sfuggente come i miraggi del deserto". Dopo aver ripercorso con precisione gli ultimi giorni di vita del grande condottiero e aver vagliato le varie ipotesi sulla malattia che lo portò alla morte, Manfredi ci immerge nella vicenda del sepolcro del celebre condottiero macedone sottolineando soprattutto come la sua sepoltura, prima dislocata a Menfi e poi ad Alessandria , fu per molti secoli meta di pellegrinaggi da parte dei potenti della terra, da Cesare a Ottaviano Augusto, e mettendo in evidenza  quale fu per gli antichi il suo significato simbolico e storico. Con l'affermarsi del cristianesimo tuttavia, il sepolcro  in pochi anni cadde nell'oblio, forse a ciò contribuirono anche cause naturali o eventi bellici, e una sorta di damnatio memoriae che colpì tutti i luoghi simbolici del paganesimo, fatto sta che di esso si perse ogni traccia. Nonostante ciò su Alessandria continua ad aleggiare il fantasma del suo fondatore, il mito del condottiero giovane e coraggioso per cui la ricerca  riprese vigore a partire dalla campagna napoleonica in Egitto. Da allora molti archeologi, una serie di avventurieri e cacciatori di tesori, ma anche tante persone comuni, si sono cimentati nell'impresa di ritrovare il corpo del più grande condottiero di tutti i tempi. Inseguendo un mito e un'illusione sorti con la morte stessa dell'eroe invincibile, del giovane dal carisma ineguagliabile, incarnazione dello splendore e della ferocia e delle diverse contraddizioni del genere umano.
Manfredi vaglia con perizia di storico le fonti antiche, analizza i numerosi tentativi di identificazione della tomba: dall'ipotesi di Mahmud el-Falaki, astronomo egiziano (XIX sec.), che cercava la tomba a Shatby, il quartiere greco di Alessandria, a quella che la vuole nell'oasi di Siwa, presso il tempio di Zeus Ammone, a quella , in verità strampalata, che le spoglie del grande personaggio siano state traslate a Venezia, in età paleocristiana, perché scambiate per quelle di San Marco.
Intanto gli archeologi  non cessano l'attività sul  terreno e potrebbero essere sempre più vicini alla scoperta della sepoltura. Un libro storico che si legge d'un fiato. Appassionante come un giallo , ma nello stesso tempo preciso e circostanziato come un manuale di storia.

giovedì 14 luglio 2011

Opera estate cinema a Bassano: i migliori film

Anche questa estate , come ogni anno, si è aperta a Bassano la rassegna Opera Estate che propone in cartellone molteplici avvenimenti: teatro, danza, musica e cinema. Leggendo il programma della rassegna cinematografica ho provato a selezionare 15 film che, a mio parere, sono tra i migliori proposti questo anno nella storica sede dei Giardini Parolini. Chi abbia la possibilità o la voglia di passare in relax una serata d'estate ha un ampio ventaglio di scelte . Bando alle chiacchiere, passiamo ai consigli.

Venerdì 15 luglio: We want sex (Regno unito 2010) di Nigle Cole con Sally Hawkins, Bob Hoskins, Miranda Rchardson, Geraldine James, Rosamund Pike (durata 113)

Rita O'Grady guidò nel 1968 a Ford Dagenham lo sciopero di 187 operaie alle macchine da cucire che pose le basi per la Legge sulla Parità di Retribuzione. Lavorando in condizioni insostenibili e per lunghe ore rubate all'equilibrio della vita domestica, le donne della fabbrica della Ford di Dagenham perdono la pazienza quando vengono riclassificate professionalmente come "operaie non qualificate". Con ironia, buon senso e coraggio riescono a farsi ascoltare dai sindacati, dalla comunità locale ed infine dal governo. Trascinante e ironica commedia sulla working class inglese.

Mercoledì 20 luglio: In un mondo migliore (Danimarca 2010) di Susanne Bier con Mikael Persbrandt, Wil Johnson, Trine Dyrholm, Ulrich Thomsen durata (113)

Premio Oscar 2011 come miglior film straniero . Il dottor Anton che opera in un campo profughi in Africa, torna a casa nella monotona tranquillità di una cittadina della provincia danese. Qui si incrociano le vite di due famiglie e sboccia una straordinaria e rischiosa amicizia tra i giovani Elias  e Christian . La solitudine, la fragilità e il dolore, però, sono in agguato e presto quella stessa amicizia si trasformerà in una pericolosa alleanza e in un inseguimento mozzafiato in cui sarà in gioco la vita stessa dei due adolescenti.

sabato 23 luglio: La versione di Barney (U.S.A., 2010) di Richard J. Lewiscon Dustin Hoffman, Paul Giamatti, Rosamund Pike, MinnieDriver, Rachelle Lefevre, Bruce Greenwood (durata: 132’)

La ragione per cui Barney decide di raccontare ora la sua storia - la sua versione - è che il suo peggior nemico ha appena pubblicato un libro rivelazione che svela i capitoli più compromettenti del passato di Barney: le tante e spesso oscure ragioni dietro al suo successo; i tre matrimoni, tutti e tre finiti; e il mistero tuttora irrisolto della scomparsa del migliore amico di Barney, Boogie, un presunto omicidio del quale Barney rimane il primo sospettato. Tratto dal pluripremiato romanzo di Mordecai Richler

lunedì 25 luglio: Il Grinta (U.S.A., 2010) di Ethan Coen, Joel Coen con Jeff Bridges, Hailee Steinfeld, Matt Damon, Josh Brolin, Barry Pepper, Dakin Matthews, Jarlath Conroy (durata: 110’)

Remake di un classico della storia del cinema interpretato nel 1969 da John Wayne. Dopo che il padre è stato ucciso da un pistolero di nome Tom Chaney, la 14enne Mattie Ross decide di avere la sua vendetta. Per avere aiuto, assolda il più duro dei Marshall del west, Reuben J. 'Rooster' Cogburn, un uomo ruvido e dal carattere difficile che accetta con riluttanza che Mattie lo accompagni nella caccia all'uomo di cui è stato incaricato. A loro si unisce poi un Texas Ranger di nome LaBoeuf, da tempo sulle tracce di Chaney.

mercoledì 27 luglio: Habemus Papam (Italia, 2010) di Nanni Moretti con Margherita Buy, Roberto Nobile, Michel Piccoli, NanniMoretti, Jerzy Stuhr, Renato Scarpa, Franco Graziosi, MassimoDobrovic, Leonardo Della Bianca (durata: 104’)

Divertente e toccante commedia di Nanni Moretti incentrata sui dilemmi interiori di un neo papa in crisi. Il film si apre alla morte del Pontefice e con il Conclave che deve eleggere un nuovo Papa. Ma il neoeletto  è preda dei dubbi e delle ansie, depresso e timoroso di non essere in grado di assolvere il suo compito. Il Vaticano chiama allora uno psicanalista  perché lo assista e lo aiuti a superare i suoi problemi.

domenica 31 luglio: Il discorso del Re (Regno Unito, Australia, 2010) di Tom Hoopercon Helena Bonham Carter, Colin Firth, Guy Pearce, Michael Gambon,Geoffrey Rush, Jennifer Ehle, Timothy Spall (durata: 111’)

Con quattro Oscar al suo attivo il film deve essere considerato come uno dei migliori della stagione . Dopo la morte di suo padre Re Giorgio V  e l'abdicazione di suo fratello Edoardo VIII Bertie , che soffre da tutta la vita di una forma debilitante di balbuzie, viene incoronato Re Giorgio VI d'Inghilterra. Con il suo paese sull'orlo della II Guerra Mondiale e disperatamente bisognoso di un leader, sua moglie, Elisabetta  la futura Regina Madre, organizza al marito un incontro con l'eccentrico logopedista Lionel Logue. Dopo un inizio burrascoso, i due si mettono alla ricerca di un tipo di trattamento non ortodosso, finendo col creare un legame indissolubile.

lunedì 1 agosto: The Social Network(U.S.A., 2010) di David Fincher con Jesse Eisenberg, Andrew Garfield, Rashida Jones, Joseph Mazzello, Brenda Song, Justin Timberlake (durata: 120’)

Per molti è il film dell'anno. In una sera d'autunno del 2003, lo studente di Harvard Mark Zuckerberg, un genio dell'informatica, siede al suo computer e inizia con passione a lavorare ad una nuova idea. Passando con furore tra blog e linguaggi di programmazione, quello che prende vita nella sua stanza diventerà ben presto una rete sociale globale che rivoluzionerà la comunicazione. In soli sei anni e con 500 milioni di amici, Mark Zuckerberg è il più giovane miliardario della storia ma per lui il successo porterà anche complicazioni sia personali, sia legali.

mercoledì 3 agosto: Il ragazzo con la bicicletta (Italia, Francia, 2011) di Jean-Pierre e Luc Dardenne con Cécile de France, Thomas Doret, Jérémie Renier (durata: 87’)

Una delle più belle sorprese dell'ultimo festival di Cannes. Cyril ha quasi dodici anni e una sola idea fissa: ritrovare il padre che lo ha lasciato temporaneamente in un centro di accoglienza per l'infanzia. Incontra per caso Samantha, che ha un negozio da parrucchiera e che accetta di tenerlo con sé durante i fine settimana. Cyril non è del tutto consapevole dell'affetto di Samantha, un affetto di cui ha però un disperato bisogno per placare la sua rabbia.

venerdì 5 agosto: Un gelido inverno (U.S.A., 2010) di Debra Granik con Jennifer Lawrence, John Hawkes, Ashlee Thompson, Valerie Richards, Kevin Breznahan, Dale Dickey (durata:100’)

Un piccolo grande film indipendente vincitore al festival di Torino e candidato a  tre Oscar. Ree Dolly ha diciassette anni, è cresciuta troppo in fretta ed è alla disperata ricerca di suo padre, Jessup, che ha ipotecato la casa per pagarsi la cauzione ed uscire di prigione. Ree accudisce i due fratellini e la madre malata: se suo padre non si presenta in tribunale resterà, oltre che senza soldi, senza casa. Ree inizia a cercare il padre all’interno di una comunità che, protetta dai boschi e dalle montagne, è quasi interamente coinvolta nella produzione di cocaina.

sabato 6 agosto: The Tree of Life (U.S.A., 2010) di Terrence Malick con Brad Pitt, Sean Penn, Fiona Shaw, Jessica Chastain, Kari Matchett, Dalip Singh, Joanna Going, Jackson Hurst (durata: 138’)

Il film è stato il trionfatore dell'ultimo festival di Cannes. E' la storia di una famiglia del Midwest negli anni cinquanta attraverso lo sguardo del figlio maggiore, Jack, nel suo viaggio personale dall'innocenza dell' infanzia alle disillusioni dell' età adulta in cui cerca di tirare le somme di un rapporto conflittuale con il padre . Jack - che da adulto è interpretato da Sean Penn - si sente come un'anima perduta nel mondo moderno che vaga nel tentativo di trovare delle risposte alle origini e al significato della vita, tanto da mettere in discussione anche la sua fede.

lunedì 8 agosto: L’altra verità (Gran Bretagna, Francia, Belgio, Italia, Spagna, 2010) di Ken Loach con Mark Womack, Andrea Lowe, John Bishop, Geoff Bell, JackFortune, Talib Rasool, Craig Lundberg (durata: 109’)

Ancora un film di denuncia per Ken Loach . E' la storia di Fergus, guardia in un'organizzazione che si occupa di sicurezza privata in Iraq, che non accetta la spiegazione ufficiale sulla morte del suo amico Frankie, ucciso sulle sulla Route Irish (strada che collega l'aeroporto di Baghdad alla Green Zone), e mira a scoprire la verità...

Mercoledì 10 agosto: Il gioiellino (Italia , Francia 2011) di Andrea Molaioli con Toni Servillo, Sarah Felberbaum, Remo Girone, Walter Deforest, Renato Carpentieri, Fausto Maria Sciarappa (durata 110)

Un film molto appassionato che racconta lo scandalo Parmalat, ma anche il malcostume dell'Italia degli scandali finanziari. La Leda è una delle maggiori aziende agro-alimentari del Paese: ramificata nei cinque continenti, quotata in Borsa, in continua espansione. Quello che si dice un gioiellino. Ma il management è inadeguato ad affrontare le sfide che il mercato richiede. E infatti il gruppo s'indebita. Sempre di più. Non basta falsificare i bilanci, gonfiare le vendite, chiedere appoggio ai politici, accollare il rischio sui risparmiatori attraverso operazioni di finanza creativa sempre più ardite. La voragine è diventata troppo grande e si prepara a inghiottire tutto.

sabato 13 agosto: Poetry (Corea del Sud, 2010) di Lee Chang-dong con Da-wit Lee, Yong-taek Kim, Jeong-hee Yoon (durata: 139’)

Capolavoro poetico e  doloroso della Corea del Sud. In un piccola città nella provincia del Gyeonggi attraversata dal fiume Han, Mija vive col nipotino, studente liceale. Mija è una donna eccentrica, curiosa, che ama curare il suo aspetto e che indossa cappellini con motivi floreali e vestiti dai colori vivaci. Per caso inizia a seguire dei corsi presso il centro culturale del suo quartiere, e, per la prima volta in vita sua compone un poema. Le sembra di scoprire per la prima volta cose che ha sempre avuto davanti agli occhi. All'improvviso un avvertimento del tutto inaspettato le fa capire che la vita non è bella come pensava

Domenica 14 agosto: Una vita tranquilla (Italia Germania, Francia) di Claudio Cupellini con Toni Servillo, Marco D'Amore, Francesco di Leva Juliane Kholer durata (105)

Rosario Russo è un uomo che ha dovuto abbandonare la sua terra e fuggire dal suo passato. Si è rifatto una seconda vita con un'altra identità, un altro lavoro e un'altra famiglia, in un altro paese, sperando che finalmente questo possa essere il corso sereno della sua vita, finché il destino non decide per lui.Grande film e prova superlativa di Toni Servillo.

Martedì 30 agosto: Another year (Regno Unito 2010) di Mike Leigh con David Bradley, Jim Broadbent, Karina Fernadez, Olivier Maltman, Lesley Manville, Ruth Sheen, Imelda Staunton, Peter Wight (durata 129)

Scene da un matrimonio inglese nel bel film di Mike Leigh. Primavera, estate, autunno e inverno. La famiglia e l'amicizia. Amore e comfort. Gioia e dolore. Speranza e disperazione. Fraternità. La solitudine. Una nascita. Una morte. Il tempo passa... Quattro stagioni, un anno di vita di diversi personaggi che ruotano intorno a Gerri e Tom, una coppia felice cui la vita ha regalato tutto: loro figlio Joe, gli amici Mary e Ken, il fratello di Tom, Ronnie, e altri ancora. Ma se la vita dei due coniugi appare perfetta, lo stesso non si può dire per gli altri. Da non perdere.

martedì 12 luglio 2011

Storia della mia gente di Edoardo Nesi


Dopo quattro anni di monopolio Mondadori, a vincere il Premio Strega quest’anno è un autore che pubblica con Bompiani. Lui è Edoardo Nesi, pratese, che ha trionfato con il romanzo “Storia della mia gente. Io sono un grande ammiratore di Nesi che è uno scrittore pratese, che ha sempre raccontato storie legate alla sua città e alla sua terra, dove c'è stata una produttiva  industria tessile . Nesi raccontava storie di giovani, ricchi , padroni di fabbriche a conduzione familiare  invece in questo caso ci narra di un declino. Il libro sembra in effetti  essere più un saggio che un romanzo vero e proprio . E' la storia di come in pochi anni il tessile a Prato si è dissolto , moltissime di queste industrie a conduzione familiare sono state distrutte, spazzate via  dalla globalizzazione . Il racconto di Nesi è quindi un attacco vero e proprio alla globalizzazione e a tutto quello che la politica italiana non è stata in grado di fare per proteggere il distretto tessile di Prato il quale aveva  un fatturato maggiore di quello della Fiat .  Nesi racconta la storia di un pezzo d'Italia di questi anni, perchè il nostro paese si è retto a lungo su queste aziende a conduzione familiare, anche se dobbiamo dire, che la sua storia è analoga a quella di tanti altri pezzi d'Italia basti pensare alla fine che ha fatto l'industria tessile vicentina che aveva in Schio e Valdagno i suoi fulcri produttivi . Detto così sembra che il libro tratti un argomento noioso, in realtà  Nesi ha una scrittura molto fluida e bella, è uno scrittore capace di grandi passioni. Il libro infatti è pieno di passione , vive di ondate emotive quando svolge le sue argomentazioni  è capace di interessarti e di catturare la tua attenzione ed è , nello stesso tempo, un quaderno di appunti, il promemoria di una vita e dei suoi aspetti quotidiani e marginali, dei pensieri e delle riflessioni dello scrittore che si fondono con  l'analisi dell'economia e della storia locale  . Il difetto , quello che non convince, è che non si capisce bene dove lo scrittore vada a parare , infatti a mio parere tutto è molto disorganico, sembra un'opera scritta più sull'ondata emotiva che con un preciso scopo e una precisa costruzione  , manca, insomma,  quello che potremmo chiamare  uno svolgimento coerente . Non aspettatevi saghe familiari, epopee borghesi, grandi ricostruzioni storiche . Il diario di bordo di Nesi non è un film, direi che assomiglia di più a una  fotografia, l’istantanea di una crisi della manifattura tessile italiana e  di un tessuto sociale  e produttivo fatto a pezzi dalla globalizzazione vista dall’interno da uno dei protagonisti che vede il suo destino sgretolarsi insieme a quello di un’intera comunità.
Mauro Peruzzo

lunedì 11 luglio 2011

Recensione: Venere Privata

Venere Privata, un famoso romanzo di Giorgio Scerbanenco, che vede ancora protagonista l’ormai noto Duca Lamberti, medico radiato dall’albo dopo aver scontato una pena di tre anni per aver praticato l’eutanasia su di una signora in stato terminale. Nel romanzo , ambientato a Milano, l’ex medico ha a che fare con un caso particolare: un padre,uomo d’affari, preoccupato per il figlio Davide che da tempo ormai aveva intrapreso la strada buia dell’alcolismo, chiede aiuto per rimettere il figlio in carreggiata. Duca trasforma la particolare situazione in una vera e propria indagine poliziesca andando contro ogni superficialità e perbenismo. Quali saranno le ragioni che tormentano l’anima in pena del ragazzo? Quale sentimento tenta di mascherare bevendo? Ed è proprio quando Davide cerca di suicidarsi che Lamberti riesce a leggere la preoccupazione e lo sconforto nei suoi occhi mai stati così sinceri prima d’ora, con pazienza e magnanimità accoglie ogni confidenza e confessione come materiale fondamentale per le sue indagini. Davide si sente coinvolto nella scomparsa di Alberta Radelli, una ragazza da lui conosciuta in una sera di divertimento e trasgressione. Le indagini esaminano dettagliatamente l’intera vita privata della donna, lo scopo di Lamberti è quello di dimostrare che la morte della Radelli non sia un semplice caso di suicidio ma bensì di omicidio volontario da parte di qualche organizzazione criminale. Le indagini danno un nuovo volto alla donna, rivelatasi una prostituta che aveva anche posato per un servizio fotografico. Ora più che mai Lamberti è deciso a risolvere il caso e salvare la vita di Davide, la cui voglia di restare in questo mondo va pian piano scemando. Quale sarà il nesso logico che lega la scomparsa della donna con la professione che svolgeva? ​​​​​​​​Scerbanenco scrive un romanzo giallo che induce sorprendentemente il lettore ad affrettare la lettura spinto dal desiderio di venire a conoscenza della soluzione del mistero. Perché consiglio la lettura di questo libro? A differenza dei comuni romanzi gialli, Venere Privata presenta temi importanti e dal mio punto di vista toccanti e attuali quali alcol,prostituzione,eutanasia. Ma per ritrovarci un po’ sulle righe di questo romanzo pensiamo al semplice esempio del padre del ragazzo che si preoccupa dell’immagine che suo figlio dà alla società quando non ha mai provato ad avere quel briciolo di umiltà che io chiamo umanità per accostarsi al suo fianco cercando di cogliere i messaggi impliciti che ogni giorno probabilmente riceveva ma non percepiva! Fatti come questo sono oggi giorno in continua crescita, i genitori non dedicano abbastanza tempo ai loro figli e tra due mondi apparentemente vicinissimi si innalza un muro difficile da abbattere. Ne consiglio vivamente la lettura.
Eleonora Marostica

lunedì 4 luglio 2011

Consigli per l'estate : Tancredi a Feltre

Tancredi, Feltre, Galleria Rizzarda
 9 Aprile / 28 Agosto 2011

Tancredi Parmeggiani non è stato un pittore, ma un indagatore di stati d'animo nelle sue opere suona e canta la natura , il paesaggio inteso non come luogo o spazio oggettivo, ma come stato d'animo, impressione che si fissa sulla tela e diventa gioco di colori, di punti linee e segni. La sua vita è stata un tormentato percorso conclusosi in maniera tragica secondo la migliore tradizione romantica dell'artista maledetto. La mostra che la sua città natale, Feltre , gli dedica è una straordinaria retrospettiva che permette di seguire il percorso di questo artista, tanto geniale , quanto tormentato. Oltre centocinquanta opere e documenti originali, ricostruiscono, tra produzione creativa ed emotività estrema e prorompente, tutta la parabola breve ma folgorante di questo pittore, "l'estrema lucidità, la vibrante irrequietezza e l'immensa volontà del dipingere di Tancredi, [...] unico nel panorama italiano ad aver così velocemente metabolizzato le possibilità di una nuova astrazione internazionale e personale al tempo stesso" scrive il curatore Massimo Luca Barbero.
La rassegna si apre con una serie di disegni giovanili provenienti in gran parte da collezioni private in cui si vedono saggi di piccoli ritratti intimi per poi proseguire con le celebri tele della Primavera, e i grandi affreschi coloristici del ciclo “A proposito di Venezia” nati nel periodo di soggiorno nella città lagunare e di frequentazione con Peggy Guggenheim. Si passa poi attraverso le belle opere che descrivono gli algidi tramonti nordici realizzate durante gli anni di soggiorno in Svezia e alcune rarità assolute come il grande affresco dipinto per il soffitto di un albergo, poi staccato e riportato su tela e conservato a lungo nei depositi di un museo. Ma ciò che colpisce e interessa di più è la produzione degli ultimi anni di vita, anche perchè, in gran parte poco conosciuta al grande pubblico . Nella Parigi lacerata dalla guerra d'Algeria e scavata dal dolore, nascono le "Facezie", che risentono di un mutamento esistenziale e artistico, seguiti da alcuni dei dipinti tra il '60 e il '61, nati da un segno automatico. I "Diari paesani" e i "Fiori dipinti da me e da altri", nati tra il 1962 e il 1963, appaiono come una vera rivelazione , rappresentano prove straordinarie di grande felicità creativa. Infine "Io non so scrivere, forse riuscirò a dipingere quello che sento" propone riunite per la prima volta in così grande quantità i disegni visionari, i protagonisti ossessivi e sognati: piccole prove su carta di altissima figurazione eseguite negli ultimi anni dell'avventurosa biografia. Dagli esordi segnati da un colorismo lirico, animato da impercettibili giochi di trasparenze e luci, alla sperimentazione dello spazialismo informale, alla stagione di un astrattismo segnico-gestuale lavorato su composizioni dinamiche forgiate da forze entropiche. Fino all'estetica visionaria carica di figurazioni volanti e tumultuanti degli anni '60 consumata tra l'esaurimento nervoso e il ricovero in una clinica di Monza nel '62 e il suicidio nel settembre del '64. Una mostra assolutamente da non perdere. Fino al 28 agosto a Palazzo Rizzarda , Feltre.

Mauro Peruzzo





venerdì 1 luglio 2011

Consigli per l'estate : Indagine non autorizzata



Indagine non autorizzata di Carlo Lucarelli
edizioni, Hobby and Work (2008)

Se volete riempire la vostra estate di mistero , o meglio, se avete intenzione di colorarla di giallo. Consiglio la lettura di Indagine non autorizzata di Carlo Lucarelli. Sì, è proprio lui, quello della trasmissione blu notte alle prese con il suo primo romanzo . L'opera venne infatti pubblicata nel 1993 e vinse il premio Alberto Tedeschi per la narrativa. Indagine non autorizzata è un noir ambientato nell'Italia degli anni 30 . In una afosa estate su una spiaggia della riviera adriatica, nelle vicinanze di una villa, viene rinvenuto il cadavere di una donna, uccisa con un colpo di pistola. Ma in quella villa c'è Lui, il Duce, che riposa, gioca a tennis, nuota... Così tutta la miserabile, piccola società ufficiale della cittadina si mobilita per compiacerlo, per chiudere frettolosamente, in ogni modo, quel delitto tanto inopportuno,che deve essere a tutti i costi minimizzato. Non è facile per l'ispettore Marino proseguire l'indagine da solo, di nascosto, rischiando il trasferimento con l'aiuto di un reporter antifascista e di un magistrato dissidente, ignorando le disposizioni perentorie che vengono dall'alto, in un'epoca in cui "gli ordini sono ordini". Sarà un indagine non autorizzata, sul filo del rasoio, che porterà Marino a diretto contatto con l'entourage del Duce, tra gerarchi e giovani rampanti del Partito, eroi dell'Abissinia, dive dei Telefoni bianchi; come pure tra gli ex squadristi della malavita, della prostituzione e della cocaina...
Credo che sia opportuno sottolineare la perfetta ricostruzione d'epoca e d'ambiente. Ci si ritrova immersi nell'italietta degli anni Trenta, conformista e oziosa, con personaggi che rispettano in pieno lo spirito di quei tempi in cui si possono riconoscere i pregi e , soprattutto, i difetti dell'italiano medio. Lucarelli è molto abile a ricostruire i vezzi e i tic di una classe dirigente  conformista servile e priva di qualsiasi ideale senza mai cedere ai clichè letterari . Il tutto grazie anche all'uso di una prosa nitida e estremamente avvincente. Per gli amanti del mistero un romanzo che si legge senza soluzione di continuità, lo si assapora a poco a poco grazie anche alla capacità dello scrittore di mantenere sempre viva la nostra attenzione e la suspense del racconto