mercoledì 14 marzo 2012

Il piacere di ragionare :Tatuaggio o tabù?


La realtà non è mai neutra, ma si offre sempre a una serie di molteplici e svariate interpretazioni in contrasto tra di loro. Il piacere di ragionare vuol essere un'agile rubrica che dibatte su alcune questioni relative  alla nostra attualità non con la pretesa di cercare la verità, ma con lo scopo di dare vita al gioco complesso delle interpretazioni del mondo e sul mondo che oggi giorno viviamo. Apro con questi due interventi sul tema del tatuaggio e della moda di disegnasi segni sulla pelle in voga soprattutto tra i giovani. Le opinioni riportate sono quelle di due ragazze che sostengono due opposti punti di vista. La prima ritiene che non sia opportuno ricorrere alla pratica del tatuaggio per manifestare se stessi o la propria personalità. La seconda invece affronta in modo appassionato la questione ritenendo che il tatuaggio sia un segno distintivo di riconoscimento e appartenenza dal quale non si può prescindere. Ai lettori non si chiede un verdetto sulla verità delle due tesi, ma sulla capacità persuasiva di chi le ha sostenute facendo uso della sezione commenti presente sotto il post. Buona lettura.                        

Meglio raccontarsi a parole che tatuarsi di Giovanna Sabbadin

Le motivazioni per cui oggi ci si fanno dei tatuaggi  sono molto distanti da quelle che una volta spingevano un individuo a segnarsi la pelle per rendersi  membro  di una determinata tribù o di una comunità. Tali forme artistiche avevano legami più intimi relativi a convinzioni religiose, spirituali e magiche. È solo con gli anni ’60-80 con il dilagare della controcultura giovanile  che il tatuaggio affascina chi sceglie di stupire e porsi in alternativa alla mentalità comune, ricordiamo i punk e i bikers per i quali segnarsi la pelle era espressione di ribellione sociale e rabbia contro la società dei padri . Oggi ci si tatua per tirare fuori quello che si ha dentro o per mettere in mostra qualche parte del proprio corpo. Tatuarsi per esprimere se stessi attraverso un simbolo è ammirevole e talvolta complicato. Personalmente non riuscirei a trovare una sola immagine che mi rappresenti, preferisco raccontarmi a parole. Farsi un tatuaggio per mettere in evidenza una parte del proprio corpo è una sciocchezza poiché può succedere che dopo un periodo di tempo non si abbia più interesse a farsi notare, ma il tatuaggio rimane. 
Sono convinta che per fare conoscere agli altri le nostre emozioni non abbiamo bisogno di imprimere un disegno sul nostro corpo, ma basta comunicare a parole semplicemente e sinceramente i nostri sentimenti. Certamente chi è interessato a conoscerci saprà cogliere quello che abbiamo dentro. 

Il tatuaggio non è una moda passeggera di Alice Baldini

Il tatuaggio al giorno d’oggi è per lo più visto come una moda o qualcosa di passeggero, ignorando che dietro di esso possano esserci diverse motivazioni e storie. Quella del tatuaggio è una moda molto discussa che ha preso piede molto rapidamente ai giorni d’oggi, benché il tatuaggio di per sé abbia origini antiche. La domanda di molti però rimane la stessa: sì o no al tatuaggio? In primo luogo, ritengo che il tatuaggio non sia esclusivamente dettato dalla moda, qualunque cosa ne dica la gente. Io penso che spesso le persone siano frenate dal fatto che si pensi esclusivamente ad un possibile e futuro pentimento, cosa che a mio parere non dovrebbe accadere, perché se si ha davvero la convinzione di voler fare qualcosa, la si fa.In secondo luogo, credo che un tatuaggio possa assumere diversi aspetti a seconda di come le persone interpretano la questione . Infatti il tatuaggio può essere visto come un abbellimento del proprio corpo, come lo sono i trucchi per il volto o le tinte per i capelli, anche se si tratta di un abbellimento molto più radicale, in quanto rimane indelebile sulla tua pelle. In terzo luogo, penso che il tatuarsi un simbolo, una data, una frase o qualunque cosa sulla propria pelle sia un modo di espressione. Il tatuaggio che viene usato come espressione di se stessi, un messaggio nascosto di noi che vogliamo far trasparire agli altri attraverso quel segno . Non quindi più semplice e pura moda, ma vera e propria arte sulla pelle per esprimere la nostra corrente di pensiero e urlare al mondo che non siamo marionette influenzabili dalla società o da una semplice moda passeggera. Un modo qualsivoglia artistico per dimostrare al mondo che noi ragioniamo con la nostra testa e non siamo soggetti ad influenze o ai condizionamenti altrui.
In conclusione, devo dire che per me la pratica del tatuaggio va oltre la semplice moda e che sarei favorevole a farmene uno.

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