venerdì 23 novembre 2012

Una breve storia del Jazz



La musica Jazz nacque nei primi anni del '900 a New Orleans , in Luisiana, dall'incontro di stili diversi: quelli delle marce militari bandistiche e quelli delle bande che suonavano ai funerali durante i quali, dopo la marcia funebre, nel percorso del feretro al cimitero, interpretavano un repertorio decisamente più allegro insieme a tutti coloro che sapevano suonare uno strumento. Il primo musicista indicato come “padre del jazz” è Buddy Bolden, ma il primo compositore del genere è il pianista Jelly Roll Morton che acquistò grande notorietà con il brano King Porter Stomp. Figura preminente fu anche il trombettista Joe “King” Oliver. 
Il primo complesso Jazz, composto incredibilmente da soli bianchi, fu la Original Dixieland Jass Band , che si esibì in tournèe anche in Europa; il primo brano mai registrato fu Livery Stable Blues. Tra il 1910 e il 1920 il jazz venne spesso portato al nord sui battelli che risalivano il Mississipi da orchestre che intrattenevano i viaggiatori. 
Meta di molti musicisti era Chicago: in questo periodo il jazz si avvia verso forme ritmiche più sofisticate, dove il solista si produce in esibizioni virtuosistiche dominanti; è il tempo di Louis Armstrong, musicista trombettista che, come è stato affermato, con pochi altri scrisse la storia del jazz. Numerose sono le registrazioni dei suoi gruppi, gli Hot Five e gli Hot Seven con i quali suonò tra il 1020 e il 25. E' il tempo in cui la nascita dell'industria discografica determina la diffusione del genere, il quale prende piede accanto alla produzione e diffusione del blues. 
Nel decennio successivo (1930-1940) si affermano le grandi band che si esibivano in grandi sale da ballo o in locali in cui si vendevano alcolici, vietati in quell'epoca dal proibizionismo. Un grande direttore d'orchestra fu Paul Whiteman, che commissionò a George Gershwin il brano Rapsodie in Blu, ove confluivano elementi jazzistici in uno schema compositivo di derivazione classica. 
La musica jazz in questo periodo diventò anche ballabile grazie alla nuova formula utilizzata da Benny Goodman, giovane musicista ebreo. Ogni brano cominciava con tranquillità per scatenarsi progressivamente mantenendo però lo stesso ritmo: lo swing. Di grande popolarità furono le orchestre di Benny Goodman, Duke Ellington; Chick Webb (in cui cantava Ella Fitgerald). New York fu il palcoscenico privilegiato delle esibizioni delle grandi orchestre, specialmente nel quartiere di Harlem , mentre intorno a Broadway fiorivano locali ove si esibivano piccoli gruppi jazz con musicisti di grande talento come Coleman Hawkins e Lester Young 

Negli anni 1940-1960, mentre diverse grandi orchestre chiudevano i battenti per motivi economici e rimanevano sulla piazza solamente le band di Duke Ellington, Count Basie, Woody Herman e Stan Kenton, nacque un nuovo stile, il bebop ad opera di giovani musicisti jazz come il trombettista Dizzy Gillespie e il sassofonista Charlie Parker. Il nuovo movimento musicale suscitò tuttavia da subito l'avversione di molti appassionati, non solo perchè la musica non aveva più niente di ballabile ma anche a causa degli atteggiamenti esteriori e dello stile di vita di molti dei cosiddetti “boppers”. Il mondo del jazz venne così spesso associato a quello della droga, ed in realtà alcuni musicisti , come Charlie Parker o Billie Holiday morirono a causa della loro dipendenza . In campo musicale l'opposizione a questo movimento fu espressa soprattutto dai jazzisti tradizionalisti come Louis Armstrong . Il bebop fu un movimento musicale afroamericano, basato sulla sperimentazione di una musica che i bianchi non potessero copiare, sull'esasperazione ritmica, sull'accentuato virtuosismo strumentale e sulla complessità, nonché asprezza della frase musicale. Con l'avvento del bebop, il jazz perse la grande popolarità che aveva avuto fino a quegli anni per divenire una musica d'arte volta ad artisti intellettuali. 

Già negli anni cinquanta un nuovo genere, il cool jazz, espresse con le sue caratteristiche melodiche e rilassate la reazione agli aspetti più estremi del bebop. Il coool jazz nacque a New York ma si sviluppò in California , ne furono interpreti i trombettisti Chet Baker e Miles Davis . Anche il cool non ebbe però diffusione tra il grande pubblico. Si sentì pertanto da parte dei musicisti di jazz e di bebop l'esigenza di fare una musica più accattivante, addomesticando il bebop in una forma orecchiabile chiamata l'hard bop. Si cimentarono in questa forma Miles Davis, John Coltrane, Paul Chambers ed Art Blakey. 
Gli anni 1960 – 1970 vedono l'affermarsi di nuove tendenze: il jazz modale di Miles Davis e di John Coltrane basato sulle scale musicali modali greche con uno stile compositivo e improvvisativo meditativo e intellettuale; il soul jazz, più vicino a rhythm and blues e infine il free jazz di cui furono protagonisti Ornette Coleman e Cecil Taylor. Il free jazz praticando l'improvvisazione collettiva totale, frantumava le idee tradizionali di forma, armonia, melodia e ritmo; accogliendo le influenze musicali di provenienza asiatica e africana, si proponeva come un genere di impegno politico e sociale. Questo nuovo genere reclutò giovani talenti come Archie Shepp ed Albert Ayler ma suscitò anche aspre polemiche e critiche accese da parte di chi sosteneva che abolisse la distinzione tra chi sapeva suonare e chi no. Il free jazz ebbe insuccesso commerciale perchè era una musica estremamente complessa e difficile da ascoltare e, nel complesso, ebbe maggior fortuna in Europa piuttosto che in America . 

Negli anni '70 e '80 alcuni musicisti sentirono il bisogno di fare nuove esperienze, con la consapevolezza che non fosse affatto facile, dato che sembrava che tutto fosse stato già fatto. Si tentò di fondere stili diversi nell'era degli strumenti elettrici (chitarra e tastiera), determinando la nascita di un nuovo genere : il jazz rock o fusion. Il primo gruppo fusion fu quello dei Fourth Way (1968) fondato da Yusef Lateef e Mike Nock . Joe Zawinul fu uno dei più importanti musicisti di questo genere . La fusion è ' la musica che dà voce alle manifestazioni per i diritti civili e contro la guerra e a quelle delle Università occupate: il jazz trova così nel rock una nuova via per comunicare. 
Miles Davis ancora una volta traccia la nuova strada da percorrere e i suoi discepoli creano nei fatti il genere. I più importanti sono senza dubbio i Weather Report di Chorter e Zawinul . I Wheater Report creano un Jazz rock elettrico coinvolgente, intellettuale; quindici album pubblicati tra il 1971 e il 1986, una produzione sempre di grande livello e interesse. 
Si afferma anche la chitarra elettrica , che mai prima nel Jazz aveva avuto ruolo di guida soprattutto grazie a due grandi interpreti: Bill Frissel, e John Mc Laughin. Negli anni ottanta la fusion diventa la forma prevalente del Jazz e si accosta a culture diverse dalle afroamericane . I musicisti di questo genere tuttavia destano l'interesse del pubblico soltanto per la velocità acrobatica delle loro esecuzioni, senza mai proporre nuove idee. 
Nei decenni 1980 2010, un gruppo di artisti ha cercato di arginare il crescente disinteresse nei confronti di un genere non più stilisticamente ben riconoscibile, richiamandosi alle correnti musicali praticate negli anni 1950-60. 
Si è messo in evidenza in questi anni il giovane trombettista Wynton Marsalis, che ha promosso con forza un lavoro di recupero delle radici della musica jazz nelle sue forme originarie e per questo originali . Nei tempi odierni molti musicisti riproducono con valenza repertori tradizionali. In Europa , specialmente, la musica jazz ha assunto una propria identità di interessante connotazione, per niente subalterna, come in passato al modello statunitense

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