mercoledì 23 novembre 2011

Anestesia totale di Marco Travaglio

Il teatro civile sbarca a Padova . Venerdì 25 novembre al Gran Teatro Geox, alle ore 21 si terrà lo spettacolo Anestesia totale, sottotitolo «Il primo spettacolo (poco spettacolare) del dopo-B.». La prova teatrale mette a nudo, nelle intenzioni degli autori, il conformismo e l’incapacità degli italiani di indignarsi ancora di fronte ai fatti politici del nostro Paese. Marco Travaglio e Isabella Ferrari, impegnata a leggere alcune riflessioni di Indro Montanelli, offrono dunque un «antidoto» contro i sintomi di questa anestesia pervasiva e un energico input per risvegliare la coscienza degli spettatori. Eh sì... un’autentica «Anestesia totale»: è come se l’espediente della sospensione dell’incredulità fosse stata pratica comune di vita e pensiero per un intero popolo. Solo a partire da questo paradosso, secondo Travaglio, sono pensabili quei 17 anni che separano l’anno della «discesa in campo» dall'oggi che fa dire al giornalista torinese «finalmente è (quasi) finita».
Lo stesso Travaglio spiega così lo spettacolo: «Berlusconi non lo nomino mai. Cerco di capire il suo sistema, nel quale chi vince prende tutto, non governa ma comanda, sceglie i controllori, i giornalisti, che non devono porre domande... Descrivo come funziona la macchina della manipolazione. Ma accanto a questi momenti bui, che racconto io, ci sono sprazzi di luce affidati alla voce di Isabella Ferrari, che legge alcuni brani di Indro Montanelli e fa ascoltare la bellezza della sua prosa. Si sente cos’era il giornalismo, quando esisteva nella sua massima espressione».

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