martedì 24 dicembre 2013

Storia del rock: il punk

Sex Pistols
Il punk rock è stato uno dei generi musicali più influenti e duraturi della storia del rock, forse proprio la sua semplicità, l'approssimazione nell'esecuzione e la sua carica di violenta e incontrollata, ma spesso sterile ribellione nei confronti della società  ne ha sancito la fortuna e la longevità. Tanto la musica progressiva della prima metà degli anni settanta era colta, ricca di citazioni ed estremamente complessa nell'esecuzione, tanto il punk fu semplice ed immediato, di facile presa sui giovani grazie ai suoi slogan e ai suoi ritornelli reiterati con violenza . Punk, tuttavia è un termine che non sta a significare solo un genere musicale, quanto piuttosto uno stile di vita , un modo di approcciarsi al mondo, un modo di vestire e di comportarsi e proprio tutto ciò, al di là di quelli che furono i suoi esiti strettamente musicali, ne ha decretato il successo e la longevità.
Il primo paese ad essere fortemente influenzato dalla New Wave che proveniva da New York fu la Gran Bretagna . Il punk rock si diffuse con estrema velocità nell'isola sia dal punto di vista musicale che come moda, abbigliamento per giovani che faceva tendenza. Le differenze tra il punk americano e quello britannico furono piuttosto marcate. Negli Stati Uniti il malessere generazionale era estremamente diffuso e la New Wave era riuscita ad intercettare il sentimento di una generazione , mentre in Gran Bretagna questo sentimento di malessere, grazie anche al minor tasso di violenza presente nel paese, era meno evidente . Negli Stati Uniti le grandi masse ignorarono del tutto il fenomeno , mentre in Gran Bretagna , in breve tempo, il fenomeno raggiunse grandi masse di giovani e divenne ben presto alla moda sfoggiare capigliature con creste colorate, spille da balia conficcate negli orecchi , magliette bucate stile postatomico e stivali militari. In pochi mesi , nella sola città di Londra si formarono più gruppi punk di quanti se ne potessero contare negli interi Stati Uniti. Siamo negli anni del ferreo governo della Thatcher che, con la sua politica di austerità, aveva causato gravi danni al tessuto sociale del paese e delle grandi città industriali dove i tassi di povertà e di malessere raggiunsero livelli impensabili negli anni precedenti. Se a tutto ciò si unisce l'innata passione dei giovani per l'alcool e per le risse è facile capire come il fenomeno del punk assumesse dei connotati piuttosto seri e rappresentasse l'indispensabile valvola di sfogo a un diffuso malessere sociale. 
I punk erano cinici, anarchici, amorali, analfabeti e ne andavano fieri, la loro musica, i loro show , gli spettacoli dal vivo, erano l'equivalente di un conato di vomito. Era il disgusto di una generazione che veniva a galla e prendeva forma nei modi più violenti, brutali e inaspettati. La musica dei punk era piuttosto elementare, si trattava di urlare un ritornello il più violentemente possibile e il più velocemente possibile sopra tu tappeto massacrante di chitarre distorte e dissonanti. Gli arrangiamenti erano del tutto imbarazzanti , per non dire inesistenti, i testi si riducevano a semplici slogan da urlare ad alta voce e nulla di più .
Il cantante che creò il punk e lo modello a sua immagine in Gran Bretagna fu senza dubbio Malcom McLaren il quale fondò e guidò i Sex Pistols al successo determinandone il suono, il look gli atteggiamenti sempre fuori dalle righe e volutamente provocatori. La parabola dei Sex Pistols si esaurì nel giro di pochi anni, vittime dell'alcol delle droghe e dei loro atteggiamenti provocatori i membri del gruppo , poco alla volta presero strade completamente diverse, musicalmente lasciarono una manciata di singoli e un unico album . Anarchy in the Uk (1976) comincia con un urlo terrificante "I am an antichrist I am an antichrist, and I don't know how to get" il singolo scalò immediatamente le classifiche, ma il gruppo fede tutto il possibile per attirarsi le ire dei media con comportamenti oltraggiosi e offensivi. Nel giro di pochi giorni  i Sex Pistols vennero banditi da tutte le radio e dai palcoscenici inglesi. Nonostante i boicotaggi incisero un secondo 45 giri God save the queen, una canzone semplice ma altrettanto oltraggiosa che iniziava con le parole Dio salvi la regina e il regime fascista. Il brano conquistò subito i primi posti nella classifica delle vendite. Il loro unico album Never Mind the Bollocks (Virgin 1977) è una racconta dei loro leggendari 45 giri più qualche altro pezzo . Ben presto  il gruppo si sciolse  vittima da un lato degli eccessi dei suoi componenti, dall'altro  della consapevolezza di essere stato sfruttato per fini eminentemente commerciali, di essere cioè entrato a pieno titolo a far parte  di quel sistema mercantile contro cui si era violentemente scagliato nelle  canzoni.    Tuttavia la strada aperta dai Sex Pistols  fu presto seguita da altri. I Clash, considerati dai fans del genere come il gruppo più intellettuale,  furono i primi a interessarsi in maniera consapevole  di tematiche sociali e a portarle in primo piano nella loro musica. Clash (1979)  è un concentrato di brevi pezzi esplosivi, in realtà, tuttavia queste canzoni tracciavano già un piccolo affresco della società inglese dell'epoca. Il gruppo mutò molto presto direzione e già con London Calling (1979) approdano a un melodismo più evidente con venature reggae,  rinnegando sia il nichilismo che l'analfabetismo musicale che era alla base del modo di suonare del punk  I Damned ebbero il merito di registrare il primo 33 giri dichiaratamente punk della musica inglese Damned Damned Damned (Stiff 1977)  sfoggiando   una componente gotica che sarebbe stata foriera di notevoli sviluppi negli anni a venire soprattutto in un certo tipo di musica heavy metal . I Wire e i Fall furono invece i gruppi che fecero senza dubbio la musica più artisticamente elaborata e significativa , sfoggiando uno stile meno violento ma altrettanto deviante.I Wire con Pink Flag (Harvest 1977)  pur rimanendo all'interno dell'estetica della canzone punk, estremamente breve e frenetica, dimostrarono  una capacità di compiere arditi esperimenti armonici, assolutamente sconosciuta agli altri gruppi . I Fall  pur provenendo dall'esperienza del punk sguaiato da birreria approderanno a una serie di sperimentazioni che li porteranno a lambire il tribalismo primitivista e la  musica industriale, infine i  Mekons e i Membranes   si specializeranno  in canzoni dai ritmi strampalati e dalle armonie discordanti. 
CCCP, Affinità e divergenze
fra il compagno Togliatti e noi (1986)
Con questi gruppi storici si esaurisce la prima ondata generazionale del punk . Il movimento non era durato  molto a lungo, la violenza e gli eccessi che proponeva fece sì che tutto si bruciasse in fretta. Molto presto tuttavia il verbo del punk si diffuse in tutta Europa e nel resto del mondo ,salirono così alla ribalta gruppi della seconda generazione altrettanto  agguerriti rispetto ai precedenti. Per amore di brevità citerò solamente quelli che considero i più rilevanti . I Neurotics, i New Model Army e gli importanti e influenti Stiff Little Fingers i quali suonavano una musica ancora più violenta e accelerata dei gruppi della generazione precedente. 
L'Australia conobbe una fioritura di gruppi punk, alcuni dei quali di notevole importanza, primi tra tutti i Radio Birdman e i Saints i quali si ispiravano sia al punk britannico che al rock selvaggio degli Stooges o degli MC5. In Italia i gruppi che seguirono la moda del punk furono abbastanza pochi. Su tutti spiccano i CCCP che portarono avanti un discorso musicale tinto di una forte valenza contestataria e venato di protesta sociale, e i Raw Power.
Se la prima ondata del punk si spense in pochi anni il punk rock continuò tuttavia a generare gruppi che nel corso degli anni successivi prolungarono l'influenza del movimento e lo trasmisero proficuamente alle generazioni seguenti.

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