domenica 5 giugno 2011

Racconto: una lacrima scende dal suo viso

Luca piangeva,fiumi di lacrime scorrevano sul suo dolce viso,inzuppando un vecchio cuscino sul quale non ammetterà mai d'aver pianto.​ Il padre gli aveva insegnato a comportarsi da uomo,ad affrontare gli ostacoli della vita a testa alta prendendo a calci le delusioni o i dispiaceri,​a difendersi dai prepotenti ​con la forza se necessario​. Il ragazzo era un adolescente,come tutti prima o poi,aveva ricevuto la prima delusione d'amore,Arianna l'aveva lasciato per andare a vivere a Dublino dal padre. Una moltitudine di sensazioni si abbattevano sul suo corpo,reso fragile dall'amaro del dolore,il sapore del sale non era mai stato così sgradevole come allora. Osservava il suo volto riflesso nello specchio del bagno,inevitabil​e fu il crollo.Una lacrima,​una fra tante​,si fece spazio sulla pelle liscia delle sue gote,così insignificante nasconde​va un oceano di sfumature. Incolore rifletteva l'azzurro cielo delle mattonelle, sembrava cercare una direzione, più che altro sembrava cercare una ragione alla sua nascita. Conteneva un sentimento profondo,qualcosa di assolutamente sincero. Traspariva la nostalgia,quella voglia incontenibile,quell'istinto irrefrenabile di rincorrere un sogno​ lentamente svanito nella confusione del tempo trascorso velocemente,il rimpianto di non esser riuscito a prendere al volo quell'opportunità offerta da una mano oramai troppo distante per esser afferrata. Rifletteva il dolore lancinante di un cuore addolorato. Rappresentava la voglia incontrollata di evadere dalla realtà circostante abbandonando ogni tipo di noiosa routine, sbarcando in un mondo parallelo lontano anni luce da tutto e tutti. Rappresentava la paura di uscire allo scoperto e affrontare la vita a testa alta percependo la distanza del passato divenuto lontano,il vuoto lasciato da due cuori che battevano all'unisono. Rappresentava tutto ciò che di più astratto esiste,la concretezza veniva accantonata, l'incapacità di ragionare razionalmente prendeva il sopravvento rendendo fragile l'uomo più forte,la rabbia prendeva le sembianze del mare in burrasca che impetuoso scagliava le sue onde con forza sugli scogli. La lacrima perdeva forza scendendo lungo il mento spigoloso di Luca. Un rallentamento che segnava uno stato di rassegnazione, rassegnazione alla consapevolezza di non disporre di una macchina del tempo che riportasse tutto a com'era esattamente qualche mese fa... La goccia cadeva sul marmo freddo del lavandino gettando tutte le speranze del ragazzo nel bidone della spazzatura, segnando  la fine di un'agonia durata troppo a lungo. Levava il bagnato dal viso,levava l'insicurezza dal suo spirito ora Luca era pronto per alzarsi e reagire. 
Eleonora Marostica

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