giovedì 9 giugno 2011

Recensione: Nord Est di Massimo Carlotto e Marco Videtta


Un Veneto diverso, quello disegnatoci da Massimo Carlotto e Marco Videtta in Nordest,il primo, nato nel '56, autore teatrale e sceneggiatore, collabora con quotidiani, riviste e musicisti, e il secondo,sceneggiatore di programmi e fiction televisive, è autore e regista radiofonico. Un Veneto dominato dalle grandi famiglie industriali, nelle quali i figli devono trovarsi all’altezza e prendere le redini ereditate dai genitori. Ed è proprio il figlio della seconda famiglia più ricca del paese, l’avvocato Francesco Visentin, il protagonista della vicenda, e la voce narrante. Il ragazzo, prossimo al matrimonio, si trova coinvolto in una tragedia, nella quale la sua futura sposa viene uccisa. Francesco, determinato a scoprire l’assassino, si affida solo in parte agli investigatori che si occupano del caso, cercando di scoprire personalmente l’accaduto.Quale movente, quali paure, quale trama si nasconde dietro l’assassinio?E chi gli ha rubato il futuro, per sempre? Dall'inchiesta emergeranno nuovi segreti, lati oscuri anche per Francesco, che credeva di conoscere a fondo la sua fidanzata. Un racconto noir che non si concentra solo sull’omicidio, ma che affronta tematiche differenti, che racconta d’illegalità sfruttata per arricchirsi, di un’economia che usa e uccide l’ambiente, e che non prende provvedimenti per salvaguardarlo. Un racconto che parla di aziende che scappano in Cina o in Romania, per sfuggire dalle leggi che tutelano l’ambiente. Anche per questo , secondo me, Nord Est merita di essere letto, perchè offre molti spunti di riflessione su tematiche sociali attuali. L’ascesa e la discesa delle grandi famiglie della borghesia veneta, promesse, delusioni, scoperte, indizi, truffe e ipocrisie. Uno stile chiaro, diretto, tagliente, che ti sbatte in faccia la realtà quello di Carlotto e Videtta. «Sembrava che nessuno fosse più in grado di dominare il futuro. Era stato un mercoledì come tanti. Trascorsa la ventiquattresima ora, la nebbia, spessa e lattiginosa, dominava ovunque. Il cuore del Nordest pulsava più lento approfittando della tregua della notte.»La nebbia non era solo nell’aria, probabilmente…
Marta Lago

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