domenica 1 maggio 2011

RACCONTO: IL MELO


C'era una volta, una foresta incantata, piena di alberi e alberelli, di animaletti che ci vivevano da molto tempo e altri di appena nati. C'erano gli scoiattoli che si arrampicavano sugli alberi, ​le talpe che scavavano nel terreno per costruire le loro tane, i pesci e le anatre che nuotavano nel laghetto e stormi di uccellini che volavano sopra la foresta cantando e facendo compagnia agli altri animali del bosco. Al centro della foresta c'era un melo maestoso, aveva un tronco massiccio e grande con radici ampie e robuste, aveva una chioma rigogliosa con foglie di un verde brillante. Era colmo di mele rosse, polpose, succulente e molto molto invitanti. Era talmente grande e ricco di frutti che ogni giorno tutti gli animali del bosco andavano ad assaggiare le mele. Come sempre dopo aver morso o picchiettato le mele, uccellini scoiattoli e altri ancora, si guardavano tra di loro meravigliati e in coro esclamavano un grande: "Mmmmm!". "Com'è buona questa frutta" diceva lo scoiattolo. "Possiamo mangiarne a volontà" diceva il coniglietto alzando lo sguardo e vedendo la folta chioma del melo che si trovava sopra di lui. Così passavano le giornate, gli animaletti vivevano tranquilli nella foresta e il melo era sempre rigoglioso.
Arrivò l'inverno, gli animaletti si prepararono al grande gelo che ogni anno costava una gran fatica per loro perchè dovevano riuscire a raccogliere provviste per cibarsi e il materiale sufficiente per costruirsi un riparo confortevole per quel periodo. Ogni animaletto era pronto, come ogni anno tutti si aiutavano, viveri ce n'erano a sufficienza, il melo iniziava a scolorire. Le giornate non erano ancora gelate e gli animaletti giocavano ancora fino a che un giorno arrivarono due grandi uccellacci neri che si posarono sul melo. Gli animaletti, turbati, si nascosero dietro alla quercia di un albero vicino e osservarono in silenzio guardandosi preoccupati. Ad un certo punto uno di loro esclamò: "Venite fuori animaletti del bosco!". Gli animali si guardarono attoniti e complottarono sotto voce, dopo di che lo scoiattolo più grande avanzò, i due uccellacci e lo scoiattolo si scambiarono sguardi di sfida e, dopo poco, uno dei due esclamò:"vogliamo trasferirci noi qui, lascerete questo bosco e vi troverete un altro luogo in cui stare altrimenti...". Lo scoiattolo spaventato, girò la testa e guardò i suoi compagni che lo incitarono... "Altrimenti?" chiese con la voce spezzata dalla paura . L'altro rispose con voce ferma:"Altrimenti distruggeremo tutto ciò che si trova qui intorno a voi...a partire dal grande Melo " Lo scoiattolo si chiedeva perchè desiderassero il loro territorio. A questa domanda ottenne subito una risposta :"voi disponete di ogni ben di dio avete il cibo di tutta la foresta, ma specialmente i frutti del grande Melo che sono rari e speciali, avete l'acqua limpida del ruscello che scende dalla montagna, avete grandi nidi sugli alberi, avete posti all'ombra per quando vi sentite accaldati, posti al sole per riscaldarvi, avete tutto. Posti così non se ne trovano." Il secondo proseguì:"Tutti gli animali della foresta a fianco soffrono per questo, l'inverno sta arrivando e luoghi sicuri non ne hanno. è arrivato il momento che voi ve ne andiate." Gli animali si guardarono perplessi. Quella foresta non volevano lasciarla.
Arrivò un giorno un boscaiolo che passava di lì. Era amico degli animali e a sentire il loro racconto, si intenerì e diede loro saggi consigli. Diede allo scoiattolo più grande un compito, costruire piccoli rifugi confortevoli, recuperare più frutti per l'inverno .All'arrivo dei due uccellacci pronti a distruggere il bosco, gli scoiattoli trovarono altri rifugi, altre provviste e il più grande di loro esclamò "ora siamo un' unica famiglia, la foresta è grande, il melo produce frutti per tantissimi animali, con l'aiuto di tutti, faremo di questo bosco un rifugio confortevole e affidabile per tutti." La neve scese e la foresta divenne bianca.
Sara Viasanti

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