mercoledì 18 maggio 2011

Recensione: La vita facile di Lucio Pellegrini



Regia: Lucio Pellegrini Interpreti: Piefrancesco Favino, Stefano Accorsi, Vittoria Puccini, Camilla Filippi, Angelo Orlando Durata: 96 min Genere: Commedia

Nessuno è come sembra: il buono non è buono, il cattivo non è cattivo e l'amore non è che una parvenza d'amore. Una commedia dai risvolti sociali La vita facile, del giovane regista astigiano Lucio Pellegrini, una commedia che ci parla dell'Italia contemporanea attraverso la storia di due giovani: Mario e Luca. Compagni di università i due si laureano  in medicina insieme e sono  entrambi innamorati della bella ma un po' fatua Ginevra. Quando, alla fine, Ginevra pur essendo attratta da Luca, deciderà di sposare Mario perchè le garantisce una maggior tranquillità economica, Luca se ne andrà in Africa a lavorare negli ospedali da campo. Nel frattempo Mario diventa un luminare della chirurgia , ma la sua vita non è perfetta. Decide quindi di partire per l'Africa per aiutare il suo vecchio amico Luca. Quando  anche Ginevra decide di raggiungerlo  la storia precipita verso un inevitabile menage a trois . Il racconto si costruisce attraverso una serie di analessi, fino a sfociare nell'animato finale , quando tra i due protagonisti maschili, coinvolti nell'amore per la bella Ginevra, si inserisce una valigetta piena di soldi frutto di una tangente.
In realtà, l'opera non è solo una leggera storia d'amore, non mancano infatti riflessioni critiche relative alla situazione italiana contemporanea . C'è un personaggio il quale  durante una cena afferma che  in Italia niente funziona, abbiamo una classe politica che fa vomitare, ma nessuno si ribella perchè tutti amano la vita facile . Ginevra, bella quanto cinica, sembra essere la rappresentante più evidente di questo modo di affrontare il mondo, tanto da sacrificare la sua attrazione verso  Luca in favore del benessere economico incarnato da Mario . Luca invece è  l'idealista che vuole cambiare le cose, sogna un mondo fatto di buoni sentimenti e sacrificio per il prossimo  e perciò va a vivere in Africa per aiutare i più bisognosi. Mario invece si serve della medicina per aumentare il suo conto in banca e il suo prestigio sociale .In realtà, alla fine scopriremo che nulla è come sembrava.  Luca non è poi così idealista , anche lui, di fronte al potere del denaro sceglierà la vita facile. Mario non è poi così arrivista  in quanto si dedicherà con passione a curare i malati nel piccolo ospedale da campo africano . Ginevra non è così cinica, perchè alla fine si innamorerà appassionatamente  di Luca e verrà da lui abbandonata . Il film mescola da un lato  elementi della migliore tradizione della commedia all'italiana (da sottolineare l'ottima interpretazione di Pierfrancesco Favino e Stefano Accorsi) dall'altro elementi del film sociale e del thriller. Opera godibile, che gioca con i  generi cinematografici e li orchestra sapientemente con perizia superiore alla media.
  Mauro Peruzzo
 Trailer del film

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